Protesta per i concerti in piazza Ariostea a Ferrara: «Troppo rumore»
Faccia a faccia tra il residente e il sindaco Alan Fabbri
Ferrara Sorge il sole sul terzo giorno del Summer Festival in piazza Ariostea. Due serate su otto sono andate in porto e intanto prosegue la convivenza tra i residenti del quartiere e la macchina del Festival. Divieti di transito e di fermata nelle strade attorno alla piazza, ma a rendere il rapporto delicato sono i decibel alti che le casse del Summer pompano nella notte. "Musica che fa tremare i vetri" e giovedì un residente non ha perso l’occasione per manifestare il disagio che stava subendo. L’abitazione si affaccia sulla parte posteriore del palco e il suo balcone ha già fatto il giro del web. Appeso all’esterno della casa, infatti, è esposto uno striscione che recita "Sindaco quando smetterai di disturbare?".
Un attacco agli eventi musicali e non, che da tempo vengono svolti in notturna. Il balcone è quello del medico Carmelo Cocuzza, 75 anni, che sta manifestando contro «il disturbo della quiete pubblica», ma giovedì sera il passo è stato ulteriore. «I primi gruppi musicali non erano particolarmente fastidiosi, per cui sono andato a letto ma poi - con l’arrivo degli Extreme, ndr - il rumore è aumentato notevolmente quindi mi sono recato sul balcone con il megafono e ho inserito la sirena lasciandola accesa per tutta la durata del concerto». L’eco si è propagato fino alle prime file del pubblico e, tra una canzone e l’altra della band, è stato udito forte e chiaro dai presenti. «Il rumore di queste manifestazioni - oltre al Summer Festival anche Palio e street food - rompe i timpani», spiega il dottor Carmelo. Ma su tutte le motivazioni, prevale la necessità di «difendere in ogni modo mia moglie disabile che ha bisogno di dormire».
Ad aprile i residenti della zona - 52 i firmatari - hanno presentato una diffida al sindaco e poi «un esposto con denuncia». Prima dell’inizio del concerto di giovedì qualcosa si è mosso: «Siamo stati convocati dal viceprefetto e ci ha promesso che avrebbe provveduto per il prossimo anno ad evitare questi disagi», espone Cocuzza, che nella stessa serata ha segnalato il proprio disagio dovuto al rumore facendo suonare la sirena dal balcone. Finito il concerto, spento il megafono, ma alla porta del dottore si è presentato un vigile «chiedendomi un documento e dicendo che avevo disturbato la quiete pubblica: un controsenso». Dieci minuti dopo l’incontro più atteso: «È venuto il sindaco Alan Fabbri, a cui ho espresso tutte le ragioni del mio gesto e gli ho detto che ha trasformato piazza Ariostea in una discoteca privata a cielo aperto. Mi ha risposto che viene fatto per attirare gente da fuori, ma se qualcuno è interessato ad un cantante va ovunque e non c’è bisogno di venire qui. "Lei abita in centro e deve capire che certe manifestazioni comportano questo genere di cose" mi ha detto, come se fosse una colpa avere una casa qui. A questo punto non vorrei si facesse il gioco delle denunce ma io non posso rimanere in silenzio di fronte a tutto ciò».