Ferrara, ladri in casa mentre è in montagna. I vicini tornano e li fanno fuggire
Tentato il doppio colpo in via Carlo Bagni: «Hanno guardato ovunque, cercavano l’oro»
Ferrara Hanno tentato un doppio colpo, uno non è andato a segno, ma l’altro ha sicuramente fruttato un certo bottino ai ladri che, nella notte fra sabato e domenica, hanno preso di mira due villette nella zona di via Carlo Bagni, parallela di Via Bologna. Si tratta di un gruppo di case proprio adiacenti la struttura dell’Idrosart. Sono dieci villette, al termine della via, in una rientranza che le colloca cinque a destra e cinque a sinistra e quelle visitate dai soliti ignoti sono state le ultime di testa, una di fronte all’altra. Dove non sono riusciti a fare il colpo, hanno comunque divelto la porta posteriore che dà sul giardino. Il sospetto è che il rientro dei proprietari in auto abbia costretto i ladri ad una repentina fuga attraverso la rete dei giardini che collegano le abitazioni.
«Hanno spaventato la mia gattina – ha commentato il proprietario – che abbiamo da poco ed ancora non conosce la zona perché non è quasi mai uscita, ma dopo oltre un’ora siamo riusciti a trovarla anche se piuttosto spaventata. Oltre al danno alla porta però fortunatamente non sono riusciti a portarci via nulla; forse non si aspettavano che tornassimo o forse pensavano che fossimo in vacanza. Non è andata bene invece alla nostra dirimpettaia perché venendoci il dubbio che avessero colpito anche da lei siamo andati a vedere e così ci siamo resi conto che lì avevano rubato».
La proprietaria infatti era in montagna già da due settimane e quindi la casa era disabitata; i ladri così hanno avuto tutto il tempo per controllare ogni angolo di tutte le stanze comprese la cucina ed il bagno. Si presuppone cercassero oro in quanto sono stati trovati aperti molti contenitori di gioielli ma in realtà ancora non è possibile fare una valutazione del bottino poiché solo la signora sarà in grado di chiarire a quanto ammonta. Quello che è comunque certo sono i danni; sul retro della villetta ci sono una finestra con tanto di inferiate ed una porta sempre protetta da inferiate che ha presentato più difficoltà ad essere aperta. Non a caso hanno puntato sulla finestra da dove sono entrati.
Il quadro che si è presentato alla cognata che abita nella villetta accanto comunicante dal giardino, è stato desolante. I cassetti di tutti i mobili erano stati aperti, hanno frugato persino nel contenitore dei farmaci che la proprietaria teneva a portato di mano in cucina; sono saliti nelle camere da letto per cercare negli armadi, nei comò, ovunque potesse esserci un oggetto di valore o soldi. «Mia cognata deve tornare oggi (domenica) dalla montagna – commenta desolata la donna – e ho preferito non avvertirla dell’accaduto per farle fare un viaggio tranquilla. Avrà da preoccuparsi quando arriverà a casa e solo allora sapremo cose le hanno rubato».
Sono stati chiamati i carabinieri soprattutto per questa secondo furto ma non hanno potuto fare altro che compilare un verbale chiedendo fra le altre cose se nel passato c’erano stati altri episodi simili. Ed infatti nelle dieci villette in questi anni i ladri hanno colpito diverse volte; in particolare in quelle di testa, sia nella prima che dà sulla strada sia nell’ultima più nascosta. In quelle centrali invece sono andati per ben due volte da una famiglia ed una volta in un’altra. I carabinieri hanno consigliato i residenti di munirsi di allarmi e di collegarli con la caserma, operazione per altro gratuita.