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Choc anafilattico, salvato dal direttore Coop a Bosco Mesola

Katia Romagnoli
Choc anafilattico, salvato dal direttore Coop a Bosco Mesola

I soccorsi guidati da una videochiamata con il 118

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Bosco Mesola Punto al collo da un’ape, si sente male dopo essere entrato in un supermercato e viene soccorso dal direttore in contatto con il 118 tramite videochiamata. Ha lasciato con il fiato sospeso dipendenti e clienti del supermercato Coop di Bosco Mesola un sessantenne che ieri, attorno alle 10.30, ha cominciato a barcollare subito dopo esser entrato nel negozio per acquistare un prodotto utile ad allontanare api dalla propria abitazione.

Il direttore del supermercato, Alberto Salmi, lo ha immediatamente raggiunto e dopo avergli procurato una sedia ha contattato il 118. «Diceva di dover acquistare un prodotto per cacciare le api, ma una di queste lo aveva punto al collo e ha accusato un malore dentro al nostro punto vendita – racconta –; al telefono la centrale operativa del 118 mi ha chiesto di attivare una videochiamata in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Il cliente, che vediamo ogni tanto, ma che non abita in paese, sembrava pure confuso. Non ha mai perso conoscenza completamente, ma nessuno sapeva se fosse allergico alle punture di api. L’operatore in videochiamata mi ha guidato e quindi non gli ho permesso di stendersi. Doveva solo stare seduto. È stata controllata la lingua per verificare che non si gonfiasse e gli ho bagnato la fronte». È stato poi procurato del ghiaccio che, secondo le indicazioni ricevute, doveva essere collocato sull’area della puntura. Di lì a poco è giunta l’ambulanza e l’uomo è stato accompagnato a bordo per accertamenti ulteriori e approfonditi. Fortunatamente la lingua del paziente non si era ingrossata in modo vistoso.

Nel corso della visita al paziente è stata somministrata una iniezione di adrenalina, per bloccare eventuali reazioni allergiche. L’ambulanza ha stazionato a lungo davanti al supermercato con il paziente a bordo, il quale, dopo essersi ripreso, ha rifiutato il trasporto in ospedale ed è stato riaccompagnato a casa dalla moglie, chiamata subito dopo il malore. «Quando si è sentito male – spiega ancora Alberto Salmi – sembrava molto confuso. Cercavo di fargli domande perché restasse vigile, ma rispondeva a rilento. Ho seguito alla lettera le indicazioni ricevute in videochiamata dalla centrale operativa del 118. Per fortuna si è risolto tutto per il meglio. Ci siamo presi un bello spavento. La sanità in Emilia Romagna funziona. La videochiamata è stata decisiva nei momenti di attesa dell’ambulanza».

Quello a Bosco Mesola si è rivelato un intervento di soccorso partecipato, supportato dalla telemedicina e può costituire un esempio pilota per ottimizzare tempi e modalità di presa in carico di pazienti che accusano malori improvvisi in aree pubbliche. Il sessantenne, dall’accento bolognese, con ogni probabilità si reca a Bosco Mesola per una proprietà in zona. Ieri mattina il malore gli ha impedito di acquistare prodotti repellenti contro gli insetti, ma ha trovato, nella sua disavventura, un direttore di supermercato e altri dipendenti che hanno saputo, all’occorrenza, calarsi nei panni di infermieri provetti, teleguidati dal 118 in videochiamata. In estate le punture di insetti non sono sporadiche e per evitare spiacevoli sorprese è sempre bene portarsi al seguito un kit con l’antidoto pronto all’uso. 


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