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La vicenda

Medico-spacciatore sospeso a Portomaggiore. Ausl: «Arriva un sostituto»

Medico-spacciatore sospeso a Portomaggiore. Ausl: «Arriva un sostituto»

Elton Isaj non tornerà in servizio: aperto procedimento disciplinare. L’Ausl: «Arriva il sostituto»

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Portomaggiore Elton Isaj, il medico 44enne temporaneamente in servizio alla Medicina di gruppo, non tornerà più in servizio a Portomaggiore: è stato sospeso e nei suoi confronti è stato avviato anche un procedimento disciplinare. Di più: l’Ausl, a fronte dell’arresto del professionista accusato di far parte di un gruppo dedito allo spaccio di cocaina, ha già avviato un’operazione di sostituzione e in tempi rapidissimi definirà un accordo per sostituirlo. Ma fino a quando ciò non accadrà - e la svolta potrebbe arrivare addirittura già oggi - l’azienda ospedaliera ha incassato ampia disponibilità e sostegno da parte di tutti gli altri medici portuensi per farsi carico della platea di pazienti finora seguiti dal professionista 44enne. È questo, in sintesi, l’ampio ventaglio di operazioni messo in campo dall’Ausl dopo l’arresto di Isaj, medico arrivato a Portomaggiore come sostituto temporaneo di uno storico medico di base andato in pensione. Lui, in carico a un noto ospedale bolognese, aveva definito l’accordo con l’Ausl ferrarese, che ovviamente non era a conoscenza della sua vita parallela, fatta di compravendita di imponenti quantità di cocaina che, stando alla ricostruzione, provvedeva a ricevere e smerciare, ritagliandosi un ruolo importante nell’organizzazione albanese in azione nel Bolognese.

«In merito all’articolo relativo alle misure cautelari prese nei confronti di un medico che lavorava in una Medicina di gruppo di Portomaggiore, l’Azienda non appena notiziata si è subito attivata per far fronte alla situazione - scrive Ausl Ferrara -. È già stato individuato un medico in sostituzione provvisoria di quello assente, in attesa di effettuare l'iter per la sostituzione definitiva. Il nuovo medico prenderà servizio a brevissimo ma comunque gli altri medici della Medicina di gruppo, che l’Azienda ringrazia, hanno dato la loro disponibilità ad assistere i pazienti nel frattempo. Non appena appresa la notizia l’Azienda ha anche attivato l’iter disciplinare e provveduto alla sospensione cautelare dall'incarico per il medico».