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Bondeno, truffa ai danni di una 90enne: la figlia scopre il raggiro e all’anziana viene un malore

Annarita Bova
Bondeno, truffa ai danni di una 90enne: la figlia scopre il raggiro e all’anziana viene un malore

Dopo aver ricevuto una telefonata misteriosa la donna ha chiamato la figlia per sapere quanto oro le servisse, permettendo così di sventare l’estorsione. Compresa la situazione, l’anziana si è sentita male

10 luglio 2024
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Bondeno «Mamma sono io, sto male, mi hanno portato all’ospedale, mi serve il tuo aiuto». Truffa telefonica ad una donna di 90 anni che, per fortuna, ha pensato di telefonare alla figlia per chiedere quanto oro le servisse, perché non aveva capito bene. E i familiari, intuendo cosa stesse succedendo, sono corsi subito in suo aiuto.

«Mia nonna ha 90 anni ed abita da sola, è sveglia e completamente autonoma. Martedì ha ricevuto verso le 14.30 una chiamata da una donna che parlava con voce preoccupata e frenetica senza identificarsi e le ha detto queste parole: “mamma sono io, sto male, mi hanno portato all’ospedale, mi serve il tuo aiuto, devono farmi arrivare una medicina dalla Svizzera molto costosa per curarmi, ti prego racimola tutto l’oro che hai passerà una mia amica a prenderlo, poi ti riporterà tutto, serve solo come garanzia che potremo pagare le mie cure, fai presto”». Racconta una nipote. La nonna si è agitata ed è corsa a preparare tutto, «fortunatamente le è venuto in mente di chiamare sua figlia per chiederle quanto oro le servisse - va avanti la ragazza-. Mia madre ha capito cosa stava succedendo ed è corsa là. Hanno avvisato poi i carabinieri che sono passati da casa ma non è mai venuto nessuno a riscuotere».

Quando si è resa conto di essere vittima di una truffa, la novantenne ha accusato un malore. «Dopo poco stava già bene, ma è rimasta la rabbia», va avanti la nipote. I truffatori sanno sempre come muoversi, prendono informazioni e studiano anche i movimenti delle potenziali vittime, arrivando ad essere anche molto convincenti. Ecco perché è facile cascare nella rete. L’importante è avvertire sempre e comunque le forze dell’ordine.