Termometro bollente a Ferrara: registrato il giorno più caldo dell’anno
Task force per aiutare i più deboli. Il prof Romagnoni: «Rischi di colpi di sole, congestione e pressione»
Ferrara Ore 15.57, il termometro raggiunge i 35,7° all’Osservatorio meteorologico di Orto Botanico. È il picco annuale di caldo, nella giornata finora più bollente di tutte con una temperatura percepita di almeno 40°. E non si può escludere che altrove, in zone più soleggiate e a ridosso dell’asfalto, la rilevazione sia stata anche più alta. Ferrara vive nella morsa dell’anticiclone africano che genera picchi di calore e imponenti sbalzi: si pensi, ad esempio, che l’umidità di ieri è passata dall’81% delle 6.11 al 41% delle 15.51 oppure la temperatura schizzata di quasi 13 gradi dopo che la minima si è attestata a 22.9° alle 6.06.
I rischi Ma al netto dei numeri e del caldo che diventa anche una forma per attaccare bottone con gli altri, la situazione può comportare rischi per la salute. «È molto importante – dice il dottor Franco Romagnoni, Direttore del Dipartimento di Cure Primarie dell’Azienda USL di Ferrara - delle conseguenze delle ondate di calore che ci sono piombate addosso in questi ultimi giorni. Non si tratta solamente di un disagio banale ma questi aspetti hanno un impatto sulla salute fisica importante. Con l'aumento delle temperature il rischio non è solo che ci sia un piccolo collasso o un'anomalia in alcuni valori ematochimici, ma è dimostrato che può esserci anche un aumento complessivo del tasso di mortalità della popolazione. A farne le spese soprattutto le persone più fragili. Ci sono alcuni effetti che sono determinati dalla temperatura e quindi dal calore; altre che possono essere determinati da una esposizione non corretta al sole. Entrambe le cose sono dannose. Tra i principali rischi dell'eccessivo caldo non solo la disidratazione, ma il colpo di sole, i crampi, l'edema, la congestione, gli effetti sulla pressione arteriosa, lo stress da calore, il colpo di calore, l'aggravamento di malattie preesistenti e la febbre».
Come comportarsi Il ministero della Salute ha disposto un vademecum con alcune indicazioni operative di buonsenso a cui si aggiungono quelle del professionista: «Noi siamo abituati - prosegue il dottor Romagnoni - a questo tipo di ondate e di clima ed esistono progetti e servizi dedicati, in particolar modo alla persone più fragili e agli anziani. La persona che sa di essere maggiormente a rischio deve, in questo periodo, avere delle attenzioni particolari sulla cura di se. Ad esempio consultando il proprio medico per rivalutare la propria terapia, in virtù della condizione di calore estremo. Esistono poi una serie di servizi, su tutto il territorio provinciale, a cui le persone possono rivolgersi per chiedere informazioni e consigli, Questi servizi si occupano anche di monitorare le persone a rischio, per non lasciarle da sole».
Uffa che caldo C’è un servizio gratuito del Comune di Ferrara per contrastare il disagio diffuso causato dal caldo. Si chiama “Uffa che caldo” e prevede la possibilità di chiamare, per informazioni e consigli, assistenza e pronto intervento di tipo sociale, il numero verde gratuito 800 072 110, attivo da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 17: e il sabato dalle 8.30 alle 13 (per le problematiche sanitarie il numero da chiamare resta il 118). Il gruppo operativo è formato da Assessorato alle Politiche Sociali, Asp, Ausl Ferrara, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, Protezione Civile, Lepida. Nel progetto partecipano anche le forze dell'ordine, insieme a Coop Integrazione Lavoro e le associazioni Pro Loco Casaglia, Auser, Anteas, Croce Rossa che formano il partenariato che si è creato nell'ambito del servizio “Ti porto io”.