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Ferrara, i bar promuovono i concerti in piazza: «Qualche vendita in più»

Francesco Gazzuola
Ferrara, i bar promuovono i concerti in piazza: «Qualche vendita in più»

Gli esercenti del centro commentano l'impatto degli eventi estivi sugli incassi: «Affluenza sì, ma non a grandi livelli»

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Ferrara È di nuovo possibile passeggiare su ogni centimetro di piazza Trento Trieste ora che le ultime strutture del Festival sono state smantellate. Anche il prefabbricato e le transenne sono sparite, dopo che il Listone era stato trasformato in un’area concerti apprezzata da molti artisti che su quel palco si sono esibiti al calar del sole, all’ombra del Campanile dell’Alberti illuminato dagli ultimi raggi di giornata. Torre della Vittoria e palazzo San Crispino (quello del Libraccio) sono tornati a guardarsi ed è finito il tempo di fare lo slalom tra bidoni, bagni chimici e betafence per attraversare la piazza.

Mentre il Summer continua in piazza Ariostea ed entra nel suo ultimo weekend – domani (sabato 13 luglio) calerà definitivamente il sipario sull’edizione 2024 del Festival con una colorata festa  - in cui era prevista la partecipazione di Fedez (ora decisamente poco probabile  per lo stato di salute del rapper) –, nel centro cittadino a due passi dalla Cattedrale si fanno i primi bilanci sommari relativi all’impatto che la manifestazione ha avuto sulle casse dei locali. Perché i concerti hanno richiamato a Ferrara fan da fuori città e, nelle ore precedenti all’esibizione di turno, il pubblico ha avuto tutto il tempo per gustarsi le vie del centro. C’è chi non ha perso l’occasione per passeggiare attorno alla piazza, altri invece hanno preferito sedersi in coda e analizzare con attenzione certosina ogni angolo di piazza Savonarola e la statua del predicatore: del resto, fermi in fila altro non si poteva fare.

In un caso o nell’altro sarà anche capitato di sentire la gola secca o i crampi allo stomaco per la fame e quindi decidere – chi non aveva portato la scorta da casa – di acquistare una bottiglietta d’acqua e un panino in un bar oppure di accomodarsi al tavolo di un ristorante per mangiare un boccone al volo o ancora di prendere un gelato rinfrescante. Un via vai così intenso tra gli esercizi commerciali del centro non si è registrato, ma è indubbio che «ci sia stato un po’ di movimento – riferiscono dal bar Centro storico –, comunque non a grandi livelli perché quando la gente entrava in fila poi non usciva più». Da un lato poi, la presenza massiccia di persone nei paraggi di corso Martiri della Libertà ha sortito in qualche caso l’effetto opposto perché «è successo che con la confusione in zona poi le persone esterne al concerto hanno preferito non consumare qui».

Panini e acqua, si diceva, sono tra i prodotti maggiormente acquistati dai partecipanti al Summer. «Qualcosa in più si è venduto – confermano dal Cafè Royal in via Mazzini –, in particolare a pranzo. Tanta birra in occasione del concerto dei Die Antwoord». È anche accaduto che, preso alla sprovvista dall’ingente numero di clienti, qualche bar si sia ritrovato anzitempo senza più nulla da servire al cliente. Non è propriamente il caso di Rizzati, tra piazza e Cattedrale, dove non è stato registrato un grande impatto «o almeno – viene specificato dal locale che in questa stagione vende anche gelati – noi non abbiamo venduto tanto di più». Sopra ogni cosa, però, appaiono significativi i pareri di chi arriva a Ferrara per una visita e si ritrova, in pieno centro, di fronte ad un’area concerti: turisti che potrebbero tornare o consigliare la città estense come meta da scoprire. «Capita che i turisti abbiano commentato la piazza occupata e la vista sui bidoni, i bagni e le recinzioni», riferiscono da Rizzati: forse non la miglior cartolina.

Resta il fatto che «quando la piazza è piena, e non solo di colombi, è meglio – riscontra un esercente all’ombra di Torre della Vittoria – poi la gente decide se consumare dentro o fuori l’area del Festival». E spesso si fa l’uno e non l’altro, ma ciò non cambia la sostanza: «Per le attività del centro è fondamentale che ci sia movimento – si constata da Giori –. Relativamente al Festival ci sono concerti in cui abbiamo lavorato di più rispetto ad altri, poi però dipende da molti fattori».

L’impatto dei concerti in piazza Trento Trieste sugli esercizi commerciali appare quindi sostanzialmente positivo, della serie “è tutto di guadagnato”, per gli altri arriva una sollecitazione proprio dalla “Birraria” di piazza Savonarola: «Si può discutere sul come, quando e perché degli eventi – riflette il titolare – ma allo stesso tempo si deve proporre anche altro e gli esercenti devono essere i primi a farlo: la nostra è una città che vorrebbe essere turistica ma non facciamo nulla perché lo sia. Se non facciamo manifestazioni come concerti, mostre o quant’altro, poi perché le persone dovrebbero venire a Ferrara? – si chiede il commerciante –. La mia domanda è: cosa possiamo fare noi esercenti in primis perché la città sia attrattiva?». Aperta la riflessione sul tema e intanto si cerca di far fronte al caldo asfissiante di questi giorni, perché «con questo caldo le persone non escono di casa e i tavoli rimangono vuoti».

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