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Scoperto in flagrante

Ferrara, suona l’allarme a Factory Grisù e il furto fallisce

Ferrara, suona l’allarme a Factory Grisù e il furto fallisce

Il ladro arrestato dai carabinieri, aveva rubato strumenti elettronici dalla scuola di cinema per tremila euro, il fondo cassa del bar e le monetine dai distributori automatici

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Ferrara È stato fondamentale il sistema  anti-intrusione per individuare in flagrante l’autore del  furto in atto nelle prime ore di venerdì, verso le 2.30, nei locali di Factory Grisù, in via Mario Poledrelli.

È stato grazie a esso che è partito l’allarme, con immediato arrivo sul posto dei carabinieri, che hanno colto sul fatto Cristiano Pavani, 53enne con numerosi precedenti per  furto, che aveva già messo da parte un bottino di circa 3mila euro, prelevando strumentazione elettronica nei locali della scuola di cinema “Florestano Vancini”, forse anche da Area Giovani, nonché i pochi avanzi di cassa del bar Hangar e  monetine dai distributori automatici.

L’uomo, con il volto i parte nascosto da un cappellino da baseball,  aveva in uno zaino microfoni wireless, obiettivi di macchine fotografiche, telecamere, un mixer, e un po’ di soldi.

È stato arrestato e portato nelle camere di sicurezza, in attesa della convalida: l’udienza si è tenuta questa mattina, l’arresto è stato convalidato e il 53enne è stato rimesso in libertà con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due volte alla settimana, in attesa della celebrazione del processo La procura gli contesta il reato di furto pluriaggravato e la violazione della misura della sorveglianza speciale, per essersi allontanato dal suo domicilio, anche se Pavani, che vive di espedienti, non ha un vero e proprio domicilio (formalmente è una panchina).

L’accesso ai locali è avvenuto non senza provocare danni, tra porte scardinate e distributori presi a martellate. 

Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stato il presidente  di Factory Grisù, Alessandro Canella, allertato dal sistema remoto di controllo. Sentendo l'allarme suonare in continuazione, ha dato un'occhiata dal telefonino alle telecamere, notando la presenza di un uomo nei locali. «Sono dispiaciuto per quanto accaduto - afferma Canella - ma contento perché abbiamo potuto collaborare per assicurare alla giustizia questa persona. Come consorzio lavoriamo per la socialità, ma anche per la protezione di questi spazi ed è già la seconda o terza persona che siamo riusciti a individuare». 

Amareggiato Stefano Muroni, presidente della scuola di cinema,  a Roma per incontri ministeriali dedicati a nuovi progetti: «Non è bello ricevere certe notizie. Purtroppo non è la prima volta che accade, speriamo che sia l’ultima. In quell’area gli spazi pubblici non sono spazi in cui si emanano valori come sicurezza, decoro e pulizia, siamo pronti a collaborare con il consorzio e gli enti preposti alla tutela della sicurezza per migliorare questi aspetti. Ero preoccupato per le due mostre permanenti, ma per fortuna non sono state toccate».