Lidi Blu, babysitter in vacanza per badare ai figli: quanto si spende in estate per la tata?
Minimo retributivo e somme aggiuntive per ogni figlio sotto i sei anni. Se la bambinaia va in ferie con la famiglia deve essere inquadrata come “Convivente BS”
Il pupetto, dove lo metto? Non è facile conciliare vita quotidiana e gestione dei bambini. E quando arrivano le vacanze, mamma e babbo vorrebbero anche ritagliarsi dei momenti per sé. Ma, senza scuola e senza asilo, e se i nonni restano in città, che fare? La soluzione si chiama babysitter. Ma, attenzione: potrebbe finire per costituire una voce amaramente alta del bilancio delle vacanze: fino a 1.250 euro al mese. Il calcolo lo ha fatto Nuova Collaborazione, Associazione nazionale datori di lavoro domestico.
«Secondo il contratto collettivo nazionale del lavoro sulla disciplina del lavoro domestico attualmente in vigore – spiega l’avvocato Filippo Breccia, vicepresidente dell’associazione – se la babysitter segue la famiglia in vacanza, deve essere inquadrata come “Convivente BS”». L’inquadramento BS si riferisce ai lavoratori e alle lavoratrici domestiche che si devono occupare di bambini o di persone autosufficienti. Quindi, per capirsi, questo discorso lo si può applicare anche alle badanti. «Si parte – ha spiegato Breccia – dal minimo retributivo di 994,44 euro mensili e, a questa cifra, vanno aggiunti poi 130,78 mensili per ogni figlio sotto i sei anni. Pertanto, una famiglia con due bambini piccoli potrebbe arrivare a spendere circa 1.256 euro al mese per garantire la presenza di una babysitter durante le vacanze».
Durante il periodo estivo, la spesa non si limita soltanto al compenso mensile della babysitter, ma – come detto – riguarda anche chi svolge un lavoro di cura per gli anziani o per le persone non autosufficienti, come le badanti che, come riportano i dati Inps sul lavoro domestico 2024, sono in prevalenza straniere, rappresentando il 72,7% del totale delle badanti. Quando le badanti straniere tornano nei loro paesi d’origine per le ferie, si registra un picco di richieste per sostituzioni temporanee. In questi casi, quando le famiglie devono trovare rapidamente soluzioni alternative per garantire l’assistenza ai propri cari, è necessario assumere una badante con la stessa qualifica per il periodo di sostituzione. «Il costo aggiuntivo – ha commentato Filippo Breccia – è pari al compenso mensile ordinario che, per chi ha un contratto “convivente CS”, ammonta a 1.127,04 euro».
Per le famiglie che cercano assistenza all’infanzia, a Comacchio c’è il Centro per le famiglie del Delta La Libellula, un servizio sovracomunale che comprende i Comuni di Comacchio, Lagosanto, Codigoro, Ostellato, Fiscaglia, Mesola e Goro, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, che propone servizi informativi e di orientamento per le famiglie con bambini e interventi di supporto alla genitorialità. Il centro è in via Marina, 31 a Comacchio, si accede telefonando allo 0533.314088