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Lidi, turisti assediati dalle zanzare ma la «situazione è destinata a migliorare»

Katia Romagnoli
Lidi, turisti assediati dalle zanzare ma la «situazione è destinata a migliorare»

Trattamenti in corso contro le infestazioni sulla costa. I tecnici: «Purtroppo non possiamo intervenire nel cuore del Parco»

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Lidi Assediati dalle zanzare in tutti i Lidi di Comacchio, ma la situazione è destinata a migliorare nei prossimi giorni, grazie ai trattamenti adulticidi e larvicidi in corso. Diversi e concomitanti sono i fattori che hanno contribuito ad incrementare, in modo significativo, le infestazioni sulla costa, proprio nel periodo dell’alta stagione per il turismo balneare.

«Il caldo umido prolungato-spiega Dario Guidi, responsabile del Cead, Centro di Ecologia applicata Delta del Po-, ha favorito l’attività riproduttiva degli insetti e ci ha reso più sensibile alla loro presenza, perché si rimane più a lungo all’aperto. Si è assistito dapprima, ad un periodo di fresco prolungato con piogge ad intervalli settimanali e questo ha comportato un incremento della proliferazione delle zanzare nelle aree più vicine alla costa. Il 3 luglio si è, inoltre, verificato, un evento eccezionale: sono caduti 100 millimetri di pioggia tra i Lidi Estensi e Spina sino alla foce del Reno. Le aree verdi attorno a Bellocchio si sono allagate, ma non abbiamo l’autorizzazione ad accedere in una riserva naturale dello Stato, come lo è quella, con nessun mezzo, per effettuare trattamenti, neppure con il drone». Le Vene di Bellocchio si estendono per circa 14 ettari a sud del Lido Spina, ma i mezzi del Cead sono autorizzati ad accedere con mezzi adibiti a trattamenti larvicidi solo in un’area privata, la tenuta Magelli.

Dalle Valli Non solo il caldo afoso e persistente, unito alle piogge e all’allagamento di aree verdi, ma anche il vento è un altro tra i fattori determinanti nelle invasioni di zanzare in atto, in quanto dà origine allo spostamento di nuvole di insetti verso le aree maggiormente antropizzate. Per arginare il fenomeno, il Cead ha pianificato una serie di interventi adulticidi in tutte le località, dal capoluogo, ai lidi, sino alle frazioni, interventi che proseguiranno anche questa sera. «Si è già raggiunto il picco, ma si proseguirà, se le condizioni lo permetteranno, in assenza di piogge, con i trattamenti-aggiunge Dario Guidi-, fino a quando non si tornerà sotto il livello di tolleranza». Il telefono del Centro di ecologia applicata Delta del Po, nato nel 1991 dalla collaborazione con il Centro Agricoltura e Ambiente di Crevalcore, fondato dall’entomologo Giorgio Celli, in questi giorni è subissato di richieste di intervento e lamentele, ma «abbiamo messo in campo -assicura Dario Guidi- tutti gli uomini e mezzi, larvicidi di giorno e adulticidi di notte. È un territorio complesso per la presenza di vaste aree verdi che si allagano, in occasione di temporali violenti, in conseguenza dei quali proliferano le zanzare. Spiace per i disagi diffusi, siamo sicuramente in emergenza, ma siamo impegnati a riportare la situazione alla normalità». Sulla presenza di numerose risaie aleggia un pregiudizio, dal momento che sono aree costantemente allagate e non soggette a dissecamento e a successivi riallagamenti come, invece, avviene per le aree verdi inaccessibili, a nord dei lidi Nazioni e Volano e a sud del Lido Spina ed esposte alle piogge.

Gli insetti, come evidenziato, si spostano trascinati dal vento e in una sera le zanzare possono compiere in volo anche un tragitto di 10-15 chilometri, per raggiungere i luoghi vissuti e frequentati da molte persone. Da alcuni anni a questa parte, in forza di speciali autorizzazioni ministeriali, viene impiegato, nella lotta larvicida, anche il drone.