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Ferrara, ecco i premi di risultato per i dirigenti delle aziende sanitarie

Ferrara, ecco i premi di risultato per i dirigenti delle aziende sanitarie

Calamai cumula retribuzioni aggiuntive come dg e commissaria straordinaria di Ausl e Sant’Anna

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Ferrara Obiettivi raggiunti all’89 per cento dall’Ausl di Ferrara e al 93 per cento dall’azienda ospedaliero-universitaria. Questi i risultati ottenuti nel 2023 dalle rispettive dirigenze secondo l’organismo indipendente di valutazione incaricato dalla Regione, in base ai quali i vertici delle aziende sanitarie hanno ottenuto i corrispondenti premi di risultato, stabiliti a livello normativo. In particolare, la delibera del 19 luglio dell’Ausl liquida 26.659 euro per la dg Monica Calamai, e 21.327 a testa alla direttrice amministrativa Anna Gualandi e al direttore sanitario Emanuele Ciotti (che dal 1º agosto prenderà servizio a Torino).

Per il Sant’Anna, la corrispondente delibera liquida 27.017 euro per la commissaria straordinaria (che è Monica Calamai) e 21.613 euro a testa per la sub-commissaria amministrativa Marinella Girotti e per la sub-commissaria sanitaria Giuliana Fabbri. Premi di risultato (di importo decisamente inferiore) anche per componenti dei collegi sindacali delle due aziende sanitarie.

Il Sant’Anna è, insieme all’Ausl della Romagna, l’azienda sanitaria in regione che ha realizzato la percentuale più alta di obiettivi, mentre l’Ausl è tra quelle più in difficoltà (anche se parliamo sempre in termini relativi), insieme all’ospedale di Parma e a quello di Modena (che ha raggiunto "solo" l’88 per cento degli obiettivi).

I premi sono contestati da Aldo Ferrante, presidente del Comitato diritti violati, per via delle «due difficoltà principali che i ferraresi hanno subìto nel corso dell’anno 2023 e di cui non sono stati rimborsati: blocco delle prenotazioni per visite sanitarie e prestazioni specialistiche e strumentali» e «allungamento biblico dei tempi di attesa», che secondo Ferrante sono in contrasto con alcuni parametri che il comitato di valutazione avrebbe dovuto prendere in considerazione e che lega una quota pari al 70% dell’indennità di risultato al rispetto della sostenibilità economica, al recupero delle liste d’attesa e all’attuazione della riorganizzazione dell’emergenza-urgenza, nonché agli interventi del Pnrr.