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Il caso

Ro, il Bicigrill cambia il tipo di attività

Ro, il Bicigrill cambia il tipo di attività

La vincitrice del bando: «Mi ero licenziata per questo, ora che faccio?»

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Ro «La Giunta attuale ha individuato una diversa funzione per il Bicigrill, che non sarà un pubblico esercizio». Questa l’indicazione della nuova amministrazione di Riva del Po, guidata dalla sindaca Daniela Simoni. Si tratta della gestione delle golene attrezzate del comune, non solo il Bicigrill ma tutta la zona golenale, un percorso di candidatura di allargamento del perimetro della Riserva della Biosfera Mab Unesco "Po Grande", coordinato dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po. Opportunità turistica, sottoscritta dalla precedente amministrazione, guidata dal sindaco Andrea Zamboni."Visto che nelle immediate vicinanze del Bicigrill è presente un parcheggio subarginale anche predisposto per la sosta dei camper - cita la delibera di Giunta - e che nell’immediato futuro verrà dotato di un hub intermodale dotato di rastrelliere per il bike sharing, pannelli informativi digitali, sistemi meccanizzati per la raccolta differenziata dei principali rifiuti urbani, arredo urbano smart e connettività Wi-fi e inoltre dal parcheggio parte un percorso naturalistico denominato percorso perifluviale che sarà oggetto di futura sistemazione generale, si parte per la valorizzazione".

«Non abbiamo annullato il bando precedente - spiega la sindaca -, si tratta di un diverso indirizzo che la nuova giunta ha potuto e voluto dare. Mi spiego: il bando in oggetto è stato confezionato e pubblicato alcuni giorni prima delle elezioni, quindi deciso da un’amministrazione in scadenza con effetti su quella nuova. Pertanto, e giustamente, i nuovi amministratori una volta insediati potevano decidere diversamente. E così legittimamente è stato. La Giunta attuale ha individuato una diversa funzione per il Bicigrill, non sarà un pubblico esercizio, ma un punto di informazione turistica e di accoglienza ciclisti, con la collaborazione insostituibile delle associazioni del territorio. Si torna alle origini del progetto di gestione dell’area». Tutto bene, ma al bando aveva partecipato una ragazza di Ferrara, che saputo di essere la sola si è licenziata…

«Ero stata spronata a partecipare dal sindaco precedente, si parlava di impresa femminile... Mi è stato detto che per partecipare dovevo aprire la partita Iva e l’ho fatto. Poi svariati incontri con l’ufficio tecnico del Comune, mi hanno aperto il locale per prendere le misure. Il 7 giugno si è chiuso il bando ed ero l’unica: mi è stato detto che serviva un mese per controllare i carichi pendenti, il 7 luglio mi è stato detto tutto a posto, ero pronta per firmare il contratto, invece il 18 luglio la nostra commercialista (Cna, ndr) ha detto che il bando era stato annullato, perché la nuova amministrazione aveva altri progetti. Lavoravo in un’agenzia di pulizie, mi sono licenziata e chiesto un finanziamento di 15mila euro (16mila solo per il bancone), ora non so cosa fare», neppure mi è stato detto qualcosa dal Comune. Ho provato a scrivere alla sindaca sui social, senza risposta».