La Nuova Ferrara

Ferrara

Il caso

A Berra casa fantasma: scatta l’ordinanza per lo sgombero

Donatella Marighella
A Berra casa fantasma: scatta l’ordinanza per lo sgombero

Ma i proprietari sono in Germania

2 MINUTI DI LETTURA





Berra A vederla dalla strada sembra una delle tante case abbandonate, anche se la catasta di lastre di eternit e materiale simile attira sicuramente l’attenzione. Cortile incolto, erba alta dalla quale spunta una macchina in disuso e qualche suppellettile qua e là. Ma se poi si arriva a scorgere il retro allora la situazione è peggiore. L’abbandono ha generato una situazione di incuria delle aree private che si spingono anche oltre il confine di proprietà. Vista la mancanza di manutenzione dal 2014, anno dell’abbandono, la situazione si è trasformata in un vero e proprio pericolo sanitario, anche per i residenti accanto all’immobile di via Albersano a Berra.

È stato verificato che al di sotto della fitta vegetazione infestante sono presenti rifiuti di varia natura, anche speciali e pericolosi: tra lastre di cemento amianto (anche sbriciolato), un frigo di grandi dimensioni, rimasugli di demolizioni edili (tra cui anche guaina bituminosa), pneumatici, automezzi e motocicli abbandonati. I rifiuti, direttamente esposti agli agenti atmosferici da almeno 10 anni, stanno subendo un repentino degrado e non è da escludere che ciò comporti infiltrazioni nel terreno di miscele liquide inquinanti. L’incuria totale, inoltre, facilita la proliferazione di animali pericolosi per la salute pubblica come topi, rettili, zanzare e insetti nocivi o fastidiosi: un problema per le abitazioni adiacenti che hanno finestre, porte e pertinenze direttamente prospicienti sull’area.

A seguito di controlli interni effettuati dal 2021 (anno di prima segnalazione pervenuta al Comune di Riva del Po) si è potuto constatare la cancellazione per irreperibilità dagli archivi nazionali anagrafici, dal 24 gennaio 2018, dei profili delle due persone intestatarie dell’immobile. Dal momento che il Comune agisce su diversi versanti per affrontare complessivamente la problematica, anche attraverso la sensibilizzazione nei confronti dei proprietari degli immobili temporaneamente inutilizzati affinché adottino misure di difesa passiva per la difesa dei beni privati al fine di scoraggiare non solo ogni indebita intrusione – ma anche di intervenire sui fenomeni che possano determinare degrado, mancanza di decoro o l’insorgere di emergenze sanitarie –, l’amministrazione ha ritenuto di adottare gli opportuni provvedimenti, ordinare ai proprietari o ex tali lo sgombero immediato dell’area, mediante sfalcio della folta vegetazione e il successivo smaltimento da eseguire a norma di legge dei rifiuti irregolarmente accatastati, entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento. Difficile capire se l’ordinanza arrivi ai proprietari dal momento che, secondo indiscrezioni, si sarebbero trasferiti in Germania, ma tra poco sapremo com’è andata.