La Nuova Ferrara

Ferrara

La ricerca

Covid, il vaccino AstraZeneca è il più efficace per gli anziani

Covid, il vaccino AstraZeneca è il più efficace per gli anziani

Uno studio dell’Università di Ferrara ha evidenziato una migliore attivazione di linfociti T rispetto a Pfizer

2 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Il vaccino anti-Covid 19 di AstraZeneca è più efficace per gli anziani rispetto al Pfizer. È quanto emerge dal progetto di ricerca condotto da Unife, che ha esaminato l’efficacia dei vaccini in termini di qualità, quantità e durata delle risposte immuni, in 230 partecipanti di diverse fasce d’età, e senza precedenti infezioni da Sars-Covid 19. Lo studio è stato coordinato da Francesco Nicoli, Riccardo Gavioli e Antonella Caputo del Dipartimento di Scienze chimiche, farmaceutiche ed agrarie, e condotto da un ampio gruppo di ricerca, che ha coinvolto in particolare i dottorandi Beatrice Dallan e Davide Proietto. I risultati sono stati pubblicati sul numero di giugno di Nature Aging, del gruppo Nature.

La ricerca si è focalizzata sulla risposta immunitaria indotta dai vaccini a mRna, come Pfizer-BioNTech, e dai vaccini a vettore adenovirale, come AstraZeneca. Due gli scenari: ciclo vaccinale completo con lo stesso vaccino e vaccino diverso per la dose booster. I risultati hanno dimostrato che l’invecchiamento riduce significativamente la risposta immunitaria, con una minore produzione di anticorpi e una limitata attivazione dei linfociti T, cellule chiave nella difesa contro i virus. Questo calo legato all’età è particolarmente marcato nei soggetti che hanno ricevuto il vaccino Pfizer ma non in quelli che hanno ricevuto l’AstraZeneca: quest’ultimo vaccino induce una migliore attivazione dei linfociti T. Confermato che i richiami sono fondamentali per il mantenimento delle risposte immunitarie nel tempo. L’utilizzo dell’AstraZeneca (la cui produzione è stata interrotta per le troppe varianti rivali) per il ciclo primario, seguito da una dose booster a mRna, promuove una memoria immunologica più duratura negli over 65.

La ricerca, finanziata da Unife, è stata possibile grazie alla collaborazione con Azienda ospedaliera e Asl, Avis provinciale, le università di Bologna, Cardiff, Birmingham e Bordeaux. «Abbiamo beneficiato di una grossa partecipazione di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, che si sono offerti volontari per lo studio, come pure molti cittadini - sottolinea Nicoli - Siamo quindi grati a tutti».