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L’opera

Via Boldini, prende forma il pontino che collega Estensi e Spina

Katia Romagnoli
Via Boldini, prende forma il pontino che collega Estensi e Spina

I tempi si sono allungati, il costo supera i due milioni di euro

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Lido Spina Con il completamento del varo dell’impalcato, ha preso forma, in via Boldini, a Lido Spina, il nuovo ponte, a due corsie di marcia, con annessa pista ciclopedonale, destinato a rimpiazzare il vecchio, ormai obsoleto “pontino”. Attesa da tempo, ossia da quando, tre anni fa, il Comune aveva dato il via alla progettazione, l’infrastruttura è stata accompagnata, sino a questi giorni anche da polemiche, non da ultime, quelle con cui un anno fa il Pd lamentava una lievitazione dei costi, oltre al dilazionamento dei tempi di realizzazione.

Progettato dalla società di ingegneria Enser di Faenza e realizzato dall’impresa DDema di Bosco Mesola, il nuovo ponte «si sviluppa, per una lunghezza di 68 metri, su tre campate con travate in acciaio Corten, su nuove spalle e pile in cemento armato e costituisce una struttura all’avanguardia dal punto di vista sismico. I lavori – scrive il Comune lagunare in una nota – proseguiranno senza soluzione di continuità con la posa dell’impalcato sulle travate e a sbalzo e con le opere complementari e di finitura. Oltre a risolvere gli annosi problemi di sicurezza del preesistente, la nuova infrastruttura si pone come collegamento nevralgico tra i lidi Estensi e Spina, sia per il traffico carrabile che per quello ciclopedonale, connettendosi alla rete ciclabile esistente e a quella di prossima esecuzione in viale Raffaello».

I tempi di costruzione si sono allungati non solo per le difficoltà dovute al reperimento della materia prima e all’incremento dei costi delle stesse, problema che affligge, dai tempi della pandemia, tutto il settore edile, ma anche per la delicatezza di un intervento che ha riguardato le pile centrali del ponte: i pali di sostegno sono stati infissi a 60 metri di profondità.

Il costo dell’opera, secondo l’aggiornamento del quadro tecnico dei lavori, approvato in Consiglio comunale, unitamente alla variazione del Piano triennale delle opere, supera i 2 milioni di euro.

Un anno fa, proprio per consentire di procedere più celermente al cantiere, istituito più a ovest del vecchio “pontino”, risalente ai primi anni sessanta, era stata interdetta la navigazione lungo il canale Logonovo. La vecchia infrastruttura era stata depotenziata con la creazione di una sola corsia di marcia. Non sono mancate, via via, le lamentele da parte commercianti la cui attività si trova nella zona immediatamente adiacente al cantiere, zone rimaste isolate dal passaggio di turisti, lavoratori e pendolari di passaggio.

L’auspicio per tutti, Comune ed esercenti, è quello di arrivare in tempi brevi al completamento, con la posa del manto stradale e con le necessarie rifiniture, per rendere fruibile il ponte, subito dopo i necessari collaudi. L’opera, infine, sarà integrata dalla realizzazione di un parcheggio, che andrà a occupare un’area di 4 ettari, ceduta da un gruppo di soggetti privati al Comune, in seguito allo svuotamento di diritti edificatori. Il sindaco Pierluigi Negri ha parlato di «un ponte per il futuro del nostro territorio». 


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