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I risarcimenti

Alluvione in Emilia Romagna, arrivano seimila euro di rimborso

Stefano Luppi
Alluvione in Emilia Romagna, arrivano seimila euro di rimborso

La Camera approva la legge che stanzia i fondi per i privati per i danni ai beni mobili. Buonguerrieri: «Non è il solo ristoro». Ma de Pascale sbotta ancora: «Troppo poco»

06 agosto 2024
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Ferrara Mentre la Romagna e le aree di Modena, Reggio, Ferrara con l’Argentano, Toscana e Marche lottano faticosamente per superare i danni inferti da alluvione e frane del maggio 2023 la politica a Roma e Bologna si scontra intorno alle cifre. In particolare riguardo i 6mila euro destinati a risarcire i danni alle abitazioni private, che il governo quantifica nel numero massimo di 35mila, per un totale dunque di 210 milioni di euro per tale voce di rimborso (il dato è del Servizio Bilancio dello Stato e V Commissione del Senato). E bisogna inoltrare le domande di rimborso alla piattaforma "Sfinge", ideata dalla Regione Emilia-Romagna per il terremoto dell’Emilia 2012 e ora gestita dal commissario straordinario per l’alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo (confermato fino a fine anno). Ma partiamo dall’attualità, che porta diritta all’ennesimo scontro tra il governo Meloni e la minoranza, parti politiche invertite sul territorio emiliano romagnolo.Legge calamità naturali Ieri in serata la maggioranza del governo Meloni ha approvato in via definitiva alla Camera il decreto sulle "Disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali" in cui sono contenute le cifre appena citate. La nuova legge, infatti, recita che siano forniti ai cittadini privati fondi «in maniera forfettaria e sulla base del numero e della tipologia dei vani all’interno dei quali erano ubicati i beni mobili, nel limite di 3.200 euro per il vano adibito a cucina, nonché nel limite di ulteriori 700 euro per ciascuno degli altri vani, fino a un importo massimo complessivo di 6.000 euro per abitazione».Insomma, si rimborsano le lavatrici, le lavastoviglie e quant’altro è andato distrutto in quelle terribili ore di poco più di un anno fa.A essi la legge aggiunge molto altro, come spiega Fratelli d’Italia.La deputata romagnola «La legge - spiega Alice Buonguerrieri dalla Camera - aiuta molto per la ricostruzione dopo la terribile alluvione. È la prima volta nella storia, infatti, che vengono rimborsati i beni mobili dei privati. Pochi 6mila euro? Ma nel terremoto 2012 e nelle alluvioni del ’15 e del ’19 tale cifra era pari a zero e poi risarciamo anche il 100% delle ristrutturazioni pubbliche e private, oltre ai lavori di somma urgenza e ai contributi per la delocalizzazione di privati e aziende, altra azione questa probabilmente mai intrapresa in passato. In tutto ci sono a disposizione 8 miliardi di euro».L’onorevole Buonguerrieri attacca il Pd: «Figliuolo aveva chiesto fosse spostato il personale del terremoto, già formato per queste pratiche, alla sua struttura, ma Bonaccini ha risposto di no. Ma non aveva finito con il terremoto? Io giro il territorio e trovo persone scoraggiate, per questo forse le domande su Sfinge sono ancora poche, certo con il Pd che mette in campo una campagna mistificatoria non è facile: noi comunque indirizziamo molti cittadini negli uffici territoriali».«6000 euro, cifra bassa» Michele de Pascale, sindaco Pd di Ravenna, comune particolarmente colpito dall’alluvione, e candidato alle presidenza dell’Emilia-Romagna, interviene con durezza: «È assurdo che il Parlamento, il governo, bocci l’emendamento con cui si chiedeva d’innalzare la cifra dei 6mila euro per i danni ai privati. Si tratta, purtroppo, di un film già visto in occasione delle cifre stanziate per la cassa integrazione: vennero poi ritirate e temiamo che per i privati il governo farà lo stesso».Va ricordato che il commissario Figliuolo di recente ha dichiarato di avere a disposizione per i rimborsi totali ai privati 1,9 miliardi di euro e averne spesi 17 milioni di euro, una piccolissima parte.«La stragrande maggioranza delle risorse sono ferme - prosegue De Pascale -, anche perché il Ministero delle Finanze dice che mancano i soldi per alzare gli indennizzi, allora non si comprende se i quasi due miliardi ci sono o no. Non credo che Figliuolo menta, quindi è il gioco delle tre carte da parte di Meloni: noi continuiamo a dare battaglia, ma i parlamentari della maggioranza insultano gli alluvionati, scegliendo la bandiera del partito invece che la gente della loro terra».La Sfinge Le domande vengono presentate su questa piattaforma, il portale che riunisce le "asseverazioni" dei danni subiti, ossia le ricevute per i lavori eseguiti e anticipati dai privati, oppure i danni "periziati" per i lavori da eseguire. Nel primo caso, dopo che l’ufficio del Commissario ne ha valutata la veridicità, il privato riceve il 100% di quanto ha speso, fino appunto a 6mila euro massimi, mentre nel secondo caso ottiene il 50% della cifra subito e la restante metà a pratica terminata. Il Commissario non ha ancora diffuso dati relativamente ai soli beni mobili, ma alla piattaforma arrivano altre richieste di rimborsi relativi alla ricostruzione privata di famiglie e imprese.Le domande totali presentate a oggi sono 1.547, cui se ne aggiungono 1.483 in fase di compilazione, per un totale di 3030. Al 30 luglio erano concluse con esito positivo, dunque il rimborso, 594 pratiche (508 famiglie), ossia il 38% delle domande presentate, per importi di oltre 17 milioni, metà dei quali già erogati come anticipo.«Mai dopo altre catastrofi - ha spiegato di recente Figliuolo - a livello nazionale si è fatto così tanto in tempi così rapidi».Ora si vedrà con la nuova legge che a ore sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale