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Migliarino, l’appello dei residenti dopo il rogo: «Togliete quell’amianto»

Annarita Bova
Migliarino, l’appello dei residenti dopo il rogo: «Togliete quell’amianto»

Il sindaco: «Ho già emesso ordinanza e disposto tutti i controlli»

08 agosto 2024
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Migliarino Sono passate tre settimane da quando un tremendo incendio è scoppiato nella ditta Alipar di Migliarino, a seguito di un’esplosione nella quale è rimasto gravemente ferito uno degli operai. Sono stati momenti difficili e di grande paura, tanto per i titolari e per chi lavora all’interno quanto per i residenti nelle case vicino, che hanno temuto il peggio.

«Da allora tutto è rimasto fermo – lamentano i residenti –. Il sito non è stato bonificato e nel cortile sono in bella vista i pannelli di amianto del capannone. Temiamo per la nostra salute, ovviamente. Soprattutto quando tira vento, un po’ di tutto arriva nei nostri cortili e vorremmo solo capire se sia possibile smaltire quei rifiuti o intanto coprirli».

Il sindaco di Fiscaglia Fabio Tosi ha già dato appuntamento alle persone interessate e intanto fa il punto della situazione perché «è una cosa a cui tengo molto. Il giorno dell’incendio ero in prima linea mente nelle settimane precedenti i miei tecnici avevano già portato avanti diversi sopralluoghi dopo alcune segnalazioni sempre dei residenti (quello che è successo dopo è solo un puro caso) senza riscontrare anomalie».

L’ordinanza

Il primo cittadino ha emesso intanto nei giorni scorsi un’ordinanza contingibile e urgente. «I vigili del fuoco sono intervenuti con 10 mezzi e 40 unità, sono riusciti a domare il fuoco evitando che lo stesso si propagasse ai fabbricati posti nelle vicinanze, con particolare riferimento alle civili abitazioni di cui ai civici 8 e 8/1, nonché alla vegetazione circostante – precisa Tosi –. Dopo lo spegnimento, è stato visto che l’incendio ha causato ingenti danni all’impiantistica e alle strutture del capannone, con parziali crolli degli elementi di copertura in acciaio e spanciamenti significativi delle pareti perimetrali di muratura in diversi punti. Ecco perché è stato necessario far eseguire, sotto la guida di tecnici qualificati e responsabili, un’accurata verifica degli impianti e delle strutture portanti del capannone, nonché tutti i lavori di ripristino, sia impiantistici che edili, che il caso richiede». Insomma, un lavoro lungo. «Voglio specificare che non abbiamo riscontrato danni ai fabbricati circostanti, ad eccezione di una parte della rete di separazione e della siepe appartenente all’abitazione di cui al civico 8. Sul posto c’era personale dei carabinieri di Migliarino, personale di Ausl di Ferrara e Comacchio, personale di Arpae, Ispettorato del Lavoro e del 118 per gli adempimenti di competenza. Tutti a controllare». Detto questo, «ho ordinato ai proprietari di provvedere immediatamente all’avvio delle operazioni di messa in sicurezza del fabbricato e delle parti che minacciano rovina e di tutta l’area colpita dall’incendio con bonifica dell’intero compendio immobiliare ovvero l’avvio delle operazioni di smaltimento di tutto il materiale presente oltre gli eventuali frammenti a terra di diverse dimensioni, rilevati dall’Azienda Usl nelle pertinenze delle abitazioni circostanti al fine del ripristino dello stato del luoghi».

Tosi precisa che «qualora nell’ambito delle operazioni di rimozione e smaltimento dei rifiuti siano presenti frammenti di materiale contenente amianto e/o nell’ambito delle operazioni di bonifica della copertura dovranno essere rispettate le disposizioni previste dalla legge e deve arrivare all’Ufficio tecnico, una volta terminati i lavori, completa e precisa relazione che attesti l’avvenuto corretto smaltimento dei rifiuti oggetto di rimozione». Infine, «ho già dato appuntamento ai residenti per un confronto, da parte nostra stiamo facendo il possibile».