Goro, cantiere delle scuole non a norma: impianti elettrici insicuri
I carabinieri hanno trovato lavoratori in nero e un cantiere irregolare. Denunciato anche il responsabile del Comune per mancati controlli
Goro Quello che i carabinieri di Comacchio hanno scoperto a Goro è davvero molto grave e la rabbia in paese è tanta: una delle ditte che ha vinto l’appalto per la costruzione delle nuove scuole aveva installato un nuovo impianto elettrico privo delle misure di sicurezza sul contatto elettrico diretto e indiretto e in più aveva delle persone che lavoravano in nero. Il pensiero che c’è chi ha anche solo provato a mettere a rischio la sicurezza dei bambini mette i brividi. Denunciato anche il responsabile Unico del Progetto (Rup) nominato dal Comune di Goro per omessa vigilanza dei responsabili dei lavori.
La scorsa settimana, i carabinieri della compagnia di Comacchio, insieme a personale specializzato del nucleo operativo del gruppo carabinieri per la tutela del Lavoro di Venezia, nell’ambito di un servizio finalizzato a verificare il rispetto sulle norme gius-lavoristiche e sicurezza e igiene nei cantieri edili, hanno controllato due aree appaltate dal Comune di Goro nell’ambito della gestione di fondi del Pnrr per l’ampliamento del locale polo scolastico.
Nel primo cantiere, quello destinato al nuovo asilo nido comunale, appaltato ad una impresa edile di Catania, il legale rappresentante è stato denunciato alla Procura estense per le numerose gravi violazioni riscontrate al Testo unico sicurezza, così come è stato interessato per omessa vigilanza sul rispetto delle norme sulla sicurezza il coordinatore per la sicurezza in fase Esecutiva (Cse).
La ditta esecutrice risultava inosservante di norme in materia di salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, per aver installato un nuovo impianto elettrico privo delle misure di sicurezza sul contatto elettrico diretto e indiretto, grave violazione per la quale si è proceduti alla sospensione dell’attività, analogamente a quanto avvenuto per la constatazione di personale impiegato in lavorazioni in alta quota senza equipaggiamento di sicurezza. Infine si riscontrava una viabilità di cantiere compromessa dalla presenza di materiali ingombranti.
L’attività veniva altresì sospesa ed applicata una “maxi sanzione” da oltre 30mila euro per l’impiego all’interno del cantiere, di ben tre lavoratori risultati “in nero” sui cinque presenti.
Nel secondo cantiere, quello destinato alle scuole primarie e secondarie, appaltato ad impresa edile di una grossa azienda edile bresciana, sono stati denunciati alla Procura di Ferrara per numerose violazioni al Testo Unico Sicurezza il legale rappresentante della società, per non aver organizzato le misure minime per la gestione delle emergenze, laddove era stata riscontrata sia la mancanza di estintori che di addetti antincendio e primo soccorso, ma anche per non aver assicurato la corretta viabilità di cantiere e il mancato aggiornamento del Pps. Anche in questo caso veniva contestato al coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva l’omessa vigilanza per la corretta applicazione delle norme sulla sicurezza. Per entrambi i cantieri è stato inoltre deferito in stato di libertà alla Procura ferrarese anche il Responsabile Unico del Progetto (Rup) nominato dal Comune di Goro per omessa vigilanza dei responsabili dei lavori. Il bilancio dei controlli ha registrato inoltre pesanti sanzioni: sono state infatti elevate ammende per circa 70mila euro e sanzioni amministrative per più di 35mila euro.