Centese, si è spento Cesare Mazza: fu patron degli anni d’oro
Aveva 80 anni. Presidente appassionato e gentiluomo. Il cordoglio di Fava
Cento Una domenica nera per la storia della Centese Calcio, ma questa volta di mezzo non c’è una partita andata male o qualche recriminazione arbitrale. L’11 agosto scorso, una domenica appunto, si è spento Cesare Mazza. Aveva 80 anni. Mazza è stato uno degli ultimi grandi presidenti di questo glorioso club. La sua passione per questi colori, per il biancazzurro di Cento, lo hanno reso celebre in città, così come quasi un marchio sono diventati i suoi modi schietti ma umani. Ieri la notizia della sua scomparsa ha destato grande dolore.
Il ritratto
Passionale e appassionato, uomo tutto d’un pezzo che poco concedeva al pettegolezzo, alla vacuità, Mazza è stato presidente della Centese per cinque stagioni, dal 1991 al 1996. Era la Centese che ancora lottava tra i professionisti, in quella C2 oggi sparita dai calendari federali ma dalla quale sono usciti grandi giocatori. Superbi, Gubellini, Ricci (diventato poi capitano del Bari) ma anche Farolfi, Pirri, il portiere Bini, e un altro grande portiere, ex Spal, Riccardo Cervellati. Senza dimenticare un altro nome storico di quella Centese, Alessandro Baiesi, anche lui ferrarese. In panchina Giancarlo D’Astoli e Roberto Franzon, due tecnici profondamente diversi ma che a modo loro hanno scritto altrettante pagine della storia della Centese. Forse non resterà come un macigno nella mente di tutti, come qualcosa di storico. Ma quella fu una grande Centese. Fatta di uomini ancora prima che di giocatori. Sembrano soltanto contenitori vuoti, ma non lo sono. Cesare Mazza è stato anche un imprenditore capace a Renazzo, il paese dove ha sempre vissuto. Ed è riuscito a fare cose importanti - calcisticamente parlando - in un’epoca impegnativa e durante la quale la crisi economica diffusa iniziava a lanciare i suoi primi bagliori. Grazie anche alla collaborazione di Maria Teresa Montaguti (molto di più di una segretaria di club) la Centese riuscì a rispondere colpo su colpo, a tenere testa a squadre ben più blasonate.
Il presente
Molto probabilmente anche per questo l’attuale presidente della Centese, Alberto "Tino" Fava, al quale ieri ci siamo "appoggiati" per ricostruire la figura di Cesare Mazza, ha usato parole molto belle e intrise di affetto per ricordare un pezzo di quella Centese: «Apprendo con grande dolore della morte di Cesare Mazza - ha detto ieri Fava raggiunto al telefono - e mi spiace oltremodo perché, oltre alla perdita di una persona del nostro mondo sportivo e soprattutto di un amico, il ricordo che ho, molto vivo, di Cesare Mazza è quello di una persona molto appassionata, amante del calcio, ma anche di un personaggio al quale credo Cento debba essere grata per quello che ha saputo dare alla Centese in quegli anni non certo semplici. Erano anni difficili in una categoria come la C2 e posso senza dubbio dire, perché ho esperienze personali, che Cesare è stato un presidente sempre presente e che ha saputo dirigere la società in maniera corretta e anche intraprendente dal punto di vista sportivo. Il mio - ha concluso Fava - è un cordoglio sincero». L’addio Mazza lascia moglie, figli, i nipoti e gli altri parenti. L’ultimo saluto è oggi alle 16 nella chiesa parrocchiale di Renazzo dove il corteo arriverà partendo dall’ospedale di Cento.