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L’episodio

Ferrara, minacciato dal vicino: la polizia arresta lo stalker

Daniele Oppo
Ferrara, minacciato dal vicino: la polizia arresta lo stalker

L’uomo ha usato una pistola da softair per intimorire il condomino

14 agosto 2024
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Ferrara Alle spalle aveva già tante denunce per atti persecutori e anche alcune richieste di applicazione di una misura cautelare ancora pendenti. Dalle prime ore di mercoledì un uomo di 60 anni è in carcere, dopo l’ennesimo episodio di “stalking condominiale” ai danni di un vicino di appartamento della palazzina di via Poletti dove vivono.

L’allarme è scattato a tarda sera, poco dopo le 22. L’uomo aveva appena realizzato uno dei frequenti dispetti nei confronti di un vicino. In questo caso togliergli la corrente elettrica. Il vicino, che già lo aveva denunciato in altre occasioni proprio per questi suoi atteggiamenti, ha aperto la porta e lì davanti ha trovato ciò che, in quell’occasione, non si aspettava: lo stalker con in mano una pistola, che lo minacciava di morte.

Comprensibile la preoccupazione, la paura e la tensione. Immediato l’allarme al numero delle emergenze. Subito si sono portate sul posto una pattuglia dei carabinieri, la cui caserma è lì a un passo, e una volante della Polizia di Stato, che ha preso in mano il caso. Il 60enne nel frattempo era ritornato in casa e all’arrivo delle forze dell’ordine ha fatto finta di non essere in casa. È servita l’opera di convincimento di carabinieri e poliziotti, che hanno agito in sinergia, per fargli aprire la porta.

Dentro l’appartamento, oltre a profumi di sostanze non in libera vendita, c’era l’uomo e c’era l’arma. Anzi, le armi: un arsenale di pistole e fucili, ma da softair, che sono di libera vendita, non sparano proiettili veri, ma che alle armi vere si ispirano e alle stesse assomigliano parecchio, soprattutto agli occhi di chi non è esperto. Trovati anche dei machete, che sono stati sequestrati.

L’uomo è stato inizialmente bloccato ed è stato fatto intervenire anche il 118 per un controllo di tipo sanitario, concluso con un nulla di fatto: verso le 23,30 l’ambulanza è andata via vuota.

In via Poletti sono però rimasti i poliziotti e ci sono rimasti per altre ore, fino alle 3 del mattino circa, quando, dopo aver raccolto l’ennesima denuncia da parte dei vicini, sono andati via portandosi via il 60enne, in stato di arresto, come disposto dal sostituto procuratore di turno. Passerà il ferragosto in carcere, l’udienza di convalida dell’arresto è prevista per venerdì mattina.

La decisione di arrestarlo è arrivata anche per via delle precedenti segnalazioni a suo carico, numerose e provenienti non solo dai vicini di casa ma anche attività commerciali. Prima di oltrepassare la linea con la minaccia con la pistola – per quanto non una pistola “vera” – era comunque divenuto un problema molto importante per i condomini. Numerosi i dispetti, come la luce staccata dai contatori o l’appropriazione di cose altrui (oggetti, piante), che avevano fatto già scattare le prime denunce, prese sul serio dalla procura, che aveva chiesto delle misure cautelari, non trovando immediato riscontro da parte dei giudici