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Furti in casa, i ferraresi corrono ai ripari: «Allarme, inferriate e i vicini»

Furti in casa, i ferraresi corrono ai ripari: «Allarme, inferriate e i vicini»

Porta blindata e sensori, ma c’è anche chi dorme con la finestra aperta. Il faccia a faccia col predone: «Mi ha detto che non aveva rubato nulla»

18 agosto 2024
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Ferrara Nell’era di Internet e dei rapporti umani allentati e sfilacciati affidare la propria casa alla vigilanza dei vicini sembra una formula molto d’antan. Ma c’è chi la usa anche oggi: se parte per le vacanze e sarà assente per qualche giorno, o più a lungo, in qualche caso privilegia ancora lo sguardo e le orecchie del vicinato rispetto alla sorveglianza tecnologica o alle opzioni più tradizionali che trasformano l’abitazione in un bunker.

Il periodo di Ferragosto, si sa, è uno dei più a rischio per le irruzioni dei ladri in cerca di occasioni per arraffare oro, preziosi e denaro (nei giorni scorsi hanno fatto notizia un paio di furti in abitazione che a Ferrara hanno seminato il panico fra i possessori di orologi di valore e non solo). Daniela e Luca vivono in una villetta della periferia est di Ferrara, un quartierino di case indipendenti abbastanza vicine da consentire a chi abita nei paraggi di prestare attenzione a quanto si muove e avviene nei dintorni. Ma è utile anche aiutare le “sentinelle” del vicinato, fa capire Luca, che ha installato in casa una «telecamerina collegata al cellulare». Giuliano, 78 anni, ha avuto un’esperienza ravvicinata con i topi di appartamento. «Entro in cortile, era quasi sera – racconta – e vedo tre persone che se ne stanno andando. Uno mi guarda e mi dice: “Tranquillo, non ti ho rubato niente e non ho fatto danni”». Cosa usa per tenerli lontani? «Le inferriate», risponde. Gianni, 80 anni, abita poco fuori le Mura e ha avuto l’amara sorpresa di vedere scardinata la piccola cassaforte installata in casa. «Mi ha chiamato mia figlia, io ero al mare – ricorda – e mi dice: “C’è il portone del garage aperto”. Un brutto ricordo, poi ha deciso di investire oltre un migliaio di euro nell’acquisto di un sistema anti-intrusione.

Andrea, 76 anni, confida nella presenza dei «vicini». Mentre Maria, 59 anni, a Ferrara in visita da Caserta assieme all’amica Pina, ha lasciato a presidiare l’abitazione la «figlia – spiega – Facciamo le vacanze spaiate, quando uno è via l’altro sta lì». Maria Rosaria è una turista originaria di Lecce. «Qui avete molti furti? – chiede – Io abito in un piccolo paese della Puglia, dormo con le finestre aperte e qualche volta dimentico anche le chiavi nella toppa». Maria Cristina, un’amica, è meno fiduciosa: «Ho installato un sistema antifurto e ho anche la porta blindata». Qualche tempo fa ha subìto «il furto dell’auto, una “Punto”, sotto casa». Francesco e Sara abitano a Ferrara e anche loro hanno deciso di rendere più complicata la vita dei ladri: «Allarme volumetrico, ci è sembrata una buona soluzione».

Matteo, 46 anni, di Ferrara, ha puntato sulle inferriate. Paola e Stefano, coppia ferrarese, hanno affrontato il problema alla radice: «In casa non teniamo niente o quasi di valore, comunque possiamo contare sul controllo di vicinato».

Barbara e Manuel camminano sul Listone e ricordano un’esperienza che risale a qualche anno fa: «Sono entrati in casa, ma c’era il cane. Hanno preso un portafogli e sono scappati. Poi l’hanno gettato, dopo aver preso i contanti». E oggi? «Quando partiamo per le vacanze serriamo bene tutto. Non abbiamo installato protezioni». In alcune zone d’Italia lasciare per qualche tempo l’abitazione non genera ansie da incubi notturni. Leggendo il dato al contrario lo conferma in parte anche la statistica: secondo il Censis il 52,8% degli italiani mette in cima alle proprie paure quello del furto in casa, esperienza vissuta nel tempo da almeno 9 milioni di persone. La signora Imma abita a Ferrara e in casa ha attivato un allarme con sensori collegato a una videocamera. Roberta, giovane ferrarese, preferisce le case «ai piani alti, sono più sicure». Anche Eleonora ha deciso di lasciare i ladri a bocca asciutta. In passato, quando abitava in un’altra abitazione, «hanno fatto dei danni ma non hanno trovato niente. E anche oggi a casa non tengo oggetti di valore».

Filippo abita a Brescia e ha scelto di blindare le finestre «con le inferriate. E poi ci sono sempre i vicini, se non si vive isolati questo aiuta». Marlene e Carlo passeggiano in piazza Municipale. Un giro in città con i bimbi a qualche chilometro da Occhiobello, dove abitano. «I ladri? Sì, possono essere un problema. Noi chiudiamo bene casa e abbiamo installato una porta blindata». 


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