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Da bagnino ad assessore di Ferrara: Fornasini tra la passione del nuoto e il salvataggio

Corrado Magnoni
Da bagnino ad assessore di Ferrara: Fornasini tra la passione del nuoto e il salvataggio

L’assessore ripercorre il suo passato da assistente bagnanti e istruttore di nuoto: “Agire con decisione è fondamentale”

19 agosto 2024
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Matteo Fornasini, attuale assessore del Comune di Ferrara, racconta la sua gioventù segnata dalla passione per il nuoto e dall’esperienza lavorativa come bagnino e istruttore di nuoto. In una lunga chiacchierata, Fornasini ripercorre quei momenti, tra ricordi di amicizie, giornate in piscina e il significato di un lavoro che gli ha insegnato tanto, anche per il suo futuro da amministratore pubblico. «Ricordo che tutto è iniziato quando ero molto giovane. Mio padre mi portava alla piscina della Canottieri di Ferrara la domenica mattina, e lì ho imparato a nuotare. È stato lui il mio primo maestro. Poi, con il passare degli anni, ho perfezionato la mia tecnica frequentando corsi di nuoto, passando dai livelli base a quelli più avanzati». Il nuoto è rimasto una costante nella vita di Fornasini, tanto che lo ha praticato a livello agonistico per diversi anni, un’esperienza che gli ha insegnato disciplina e determinazione.

«Nuotare mi ha sempre dato un grande senso di libertà e di sfida. Mi piaceva spingere i miei limiti, cercare di migliorarmi costantemente e questo approccio mi ha sicuramente aiutato in molte altre aree della mia vita». A 18 anni, Fornasini ha deciso di trasformare la sua passione in una professione, almeno per qualche tempo. «Appena ho raggiunto l’età necessaria, mi sono iscritto al corso per diventare assistente bagnanti, o bagnino, come si dice più comunemente. È stata una decisione naturale, visto il mio background nel nuoto». Fornasini ha ottenuto il brevetto sia come assistente bagnanti che come istruttore di nuoto, un doppio traguardo che gli ha aperto le porte a diverse opportunità lavorative. «Ho lavorato per anni in diverse piscine di Ferrara, come la Bacchelli, che era un po’ il tempio del nuoto per noi ferraresi, soprattutto in estate, e la Beethoven, che è stata realizzata nei primi anni 2000. Ma ho anche fatto esperienza in strutture private e, occasionalmente, ho sostituito colleghi in altre piscine».

Quella di bagnino non è stata solo un’opportunità per guadagnare qualche soldo durante gli anni universitari, ma anche un’esperienza formativa importante per Fornasini. «Con orgoglio ho potuto guadagnare qualcosa sgravando la mia famiglia. Questo lavoro mi ha aiutato a sviluppare una grande responsabilità e attenzione verso gli altri. Quando sei un bagnino, sai che le persone contano su di te per la loro sicurezza».

Fornasini ricorda con orgoglio alcune delle esperienze più significative di quegli anni. «C’è stato un episodio in cui sono dovuto intervenire per soccorrere una persona al mare. Era in evidente difficoltà, e grazie al pattino di salvataggio sono riuscito a riportarla in sicurezza. È stato un momento che mi ha fatto capire quanto sia importante mantenere la calma e agire con decisione». Un altro aspetto fondamentale di quegli anni è stato il legame con i colleghi. «In quei corsi e in piscina si creavano delle vere e proprie amicizie. Alcune di queste persone sono diventate amici di lunga data. C’era un senso di cameratismo, di squadra, che mi ha insegnato il valore del lavoro di gruppo, una lezione che porto con me anche oggi nel mio ruolo di amministratore». Quando gli viene chiesto se ricorda altri colleghi che hanno intrapreso carriere simili alla sua, Fornasini riflette: «A livello politico, credo di essere stato l’unico tra i miei colleghi bagnini a prendere quella strada. Molti di loro hanno continuato a lavorare nel settore sportivo o hanno intrapreso altre professioni, ma le nostre strade si sono separate in quel senso. Tuttavia, è bello pensare che condividiamo ancora quei ricordi». Oggi Fornasini è completamente immerso nel suo ruolo di assessore, una posizione che richiede dedizione e impegno costante.

«Purtroppo, con il tempo, ho dovuto abbandonare l’attività di bagnino e istruttore. Gli impegni legati al lavoro e alla mia carriera politica non mi lasciano molto spazio per tornare in piscina, anche se la passione per il nuoto rimane intatta». Quando gli viene chiesto se tornerebbe a fare il bagnino, Fornasini risponde con entusiasmo: «Se avessi l’opportunità, lo farei subito. È un lavoro che mi ha dato tanto e che rifarei senza esitazioni. Penso che sia come andare in bicicletta, o nuotare: non si dimentica mai veramente come si fa». Durante l’intervista, Fornasini sottolinea più volte il suo attaccamento alla città di Ferrara e l’importanza dello sport nella sua vita e nella comunità. «Ferrara è una città che ha sempre avuto una grande tradizione sportiva, soprattutto nel nuoto. Ho avuto la fortuna di crescere in questo ambiente, e mi piacerebbe vedere sempre più giovani avvicinarsi a questo sport».