Ferrara, chef influencer in città per scoprire la cucina locale
Perrone, famoso sui social, ha fatto tappa al Localino
Ferrara La sua prima volta a Ferrara è iniziata venerdì al Localino Bistrot di piazza Torquato Tasso, a un passo da corso Ercole d’Este, da dove arrivano le note dei Buskers. Una location decisamente suggestiva per accogliere in città lo chef influencer Dino Perrone, che sta trascorrendo qualche giorno a Ferrara per salutare amici e valutare un progetto legato alla gastronomia e alla ristorazione che si potrebbe concretizzare prossimamente sul territorio.
Originario di Trani, con la Puglia e la sua gastronomia nel cuore, si è trasferito a Milano portando la tradizione, soprattutto della cucina di pesce del Sud Italia nel Nord della penisola e nel mondo, aprendosi alle contaminazioni, soprattutto quelle che arrivano dal Giappone.
Tutto questo lo racconta sui social, agli oltre 160mila follower, dove è divenuto popolare mostrando ricette creative e invitanti, a cui spesso prende parte anche la mamma, per aggiungere un tocco di simpatia ed esperienza agli ingredienti.
«Cerco di cucinare con pochi e semplici ingredienti, massimo 3 o 4, giocando tra tradizione e innovazione», è il suo motto.
La permanenza ferrarese sarà l’occasione per cogliere nuovi spunti, perché «di Ferrara e della sua gastronomia non so nulla, sono qui per imparare, ho frequentato il vicino Veneto e le altre città emiliane, mi mancava proprio la terra estense. Sono curioso di conoscere le vostre produzioni orticole, con cui si possono fare ricette molto divertenti, facendo pochissimo scarto, tentando di utilizzare oltre il 90% della verdura. Lo stesso principio che applico al pesce, di cui normalmente si utilizza solo il 65%, mentre in altri paesi, come il Giappone se ne usa fino al 93%. Questo significa avere rispetto della materia prima, concetto per me molto importante».
Ad assecondare la curiosità culinaria e il palato di Perrone ci ha pensato il collega ferrarese Francesco Zampini, che gli ha proposto due specialità del suo ristorante «una cotoletta di maiale con sopra crudo di Parma, fontina valdostana e colata di crema di grana, e tonnarello con crudo e cipolla di Tropea. Dopo cena mi sono intrattenuto con lui e mi è parso una persona davvero piacevole, ci ha salutato dicendo che è stato molto bene, per tutti noi una grande soddisfazione». Dopo le giornate in città, il viaggio di Perrone proseguirà per Avellino, dove parteciperà, assieme ad altri 60 chef, al food festival Irpinia Mood, dove anticipa che preparerà «un “yakitori baccalà”, ovvero uno spiedo di pesce con una salsa pil pil spagnola creata dalla pelle del baccalà, e peperoni cruschi, quelli campani, con cipolla croccante, un piatto che in Campania chiamano “pertecaregna”. Io lo trasformerò facendogli fare un giro in Giappone, passando per la Spagna e fermandosi ad Avellino». Dopo essere stato anche a Ferrara, per raccogliere nuovi sapori.
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