Da Pontegradella al Barco per spacciare. E in casa 2 etti di coca
L’arresto della Polizia locale
Ferrara Era andato in bici al Barco per spacciare cocaina. Ad assistere ai suoi scambi, però, c’erano anche degli agenti in borghese della Polizia locale e questa volta l’attività ha portato a trovare ben di più che poche dosi di cocaina e qualche decina di euro: oltre due etti e mezzo di stupefacente nascosti in casa e quasi mille euro in contanti.
Un uomo nigeriano di 36 anni, già con diversi precedenti alle spalle sempre legati allo spaccio di stupefacenti, è stato arrestato dagli agenti della locale nella giornata di lunedì e accompagnato in carcere su disposizione del sostituto procuratore Andrea Maggioni. L’uomo è stato anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale per aver rotto un dito a un agente nel tentativo di darsi alla fuga.
Andiamo con ordine. Lunedì una pattuglia presente nella frazione di Pontegradella ha seguito l’uomo che, in sella alla sua bici elettrica, è arrivato da Pontegradella al Barco per spacciare cocaina: dopo aver ceduto 1,56 grammi a un ragazzo italiano (per un valore di 40 euro), lo spacciatore è stato fermato dagli agenti che gli hanno intimato l’alt, al quale lui ha risposto tentando la fuga. Una volta raggiunto, l’uomo ha opposto resistenza, fratturando un dito a un agente mentre questi tentava di trattenerlo e arrestarlo. Successivamente, gli agenti hanno deciso di perquisire l’abitazione del pusher, in via Copparo a Pontegradella, con l’aiuto dei cani dell’unità cinofila. All’indirizzo, nascosti nel divano del salotto, sono stati trovati 261 grammi di cocaina, in parte non tagliata e in parte già confezionata e pronta ad essere venduta. Anche la moglie dell’arrestato, cittadina nigeriana di 29 anni, è stata denunciata per concorso nella detenzione di droga.
«Questo colpo messo è la dimostrazione concreta che, anche se passano inosservati, perché in borghese, gli agenti della Polizia locale agiscono su tutto il territorio, frazioni comprese – dice l’assessore alla sicurezza Nicola Lodi –. Abbiamo finalmente assicurato alla giustizia un pluripregiudicato spacciatore di morte, che ora si trova in carcere e rimarrà lì in attesa del processo. Ringrazio il comandante Rimondi e tutti i coinvolti nell’operazione andata a buon fine. Continueremo su questa strada».
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