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La droga in città

«Io a Ferrara barbiere a domicilio, spaccio per arrotondare»

«Io a Ferrara barbiere a domicilio, spaccio per arrotondare»

Resta in carcere il pusher trovato con 2 etti e mezzo di cocaina

29 agosto 2024
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Ferrara Professione: barbiere a domicilio. Ma per arrotondare il misero salario, per vivere dunque, vende cocaina in strada.

La spiegazione, anche se di prove della prima attività non ne ha fornite, l’ha data ieri mattina al giudice per le indagini preliminari l’uomo di 36 anni, di nazionalità nigeriana, arrestato lunedì scorso dalla Polizia locale spaccio di stupefacenti, nonché per resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo era assistito dall’avvocato Giuseppe Stefani, in sostituzione della collega Simona Maggiolini, legale di fiducia dell’arrestato.

L’uomo, che ha diversi precedenti alle spalle legati sempre allo spaccio di stupefacenti, era stato arrestato al termine di un’attività antidroga realizzata dalla Polizia locale di Ferrara tra Pontegradella e il Barco.

Il 36enne era tenuto sotto osservazione e lunedì è stato visto dagli agenti in borghese allontanarsi dalla sua abitazione di via Copparo a bordo di una bicicletta elettrica, direzione Barco. Qui è stato visto spacciare cocaina. Dopo aver ceduto una dose da poco più di un grammo e mezzo di polvere bianca a un ragazzo italiano per 40 euro, lo spacciatore è stato fermato dagli agenti che gli hanno intimato l’alt, al quale lui ha però risposto tentando la fuga. Una volta raggiunto, l’uomo non si è dato per vinto, ma ha anzi opposto resistenza attiva, arrivando a fratturare un dito a un agente che aveva tentato di trattenerlo e arrestarlo, causandogli una lesione da 21 giorni di prognosi.

I poliziotti locali non si sono accontentati e si sono recati nel domicilio del nigeriano, situato in via Copparo a Pontegradella, procedendo con una perquisizione approfondita eseguita con l’aiuto dei cani dell’unità cinofila. Ed è qui, nascosta nel divano del salotto, che è stato trovato il grosso della droga in possesso dell’uomo: ben 261 grammi di cocaina, in parte non tagliata e in parte già confezionata e pronta ad essere venduta in strada. In casa sono stati trovati anche 940 euro in contanti, ritenuti il guadagno dell’attività di spaccio, e per questo sequestrati.

Il giudice per le indagini preliminari ha deciso per la convalida dell’arresto e ha mantenuto in essere la misura già adottata dal sostituto procuratore Andrea Maggioni, per cui il 36enne rimarrà per ora in custodia cautelare nel carcere dell’Arginone.

Dopo la perquisizione dell’appartamento erano arrivati guai anche la moglie dell’arrestato, anche lei cittadina nigeriana, 29enne, che è stata denunciata per concorso nella detenzione di droga al domicilio di residenza: era a conoscenza di dove fosse stata nascosta lo stupefacente presente in casa. l

D.O.

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