Cento, i restauratori contro i vandali: stavolta tocca alla Lucertola
L’Accademia delle Belle Arti di Bologna torna al Giardino del Gigante. C’è da mettere mano alla scultura in mosaico ceramico di Pellizzola
Cento Stanno per tornare, armati dei ferri del mestiere, della loro competenza e della passione in quel che fanno. Tutte capacità già testate positivamente a Cento in un paio di circostanze. Si tratta dei restauratori dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna: saranno tra pochi giorni in missione al Giardino del Gigante, e anche questo di fatto è un ritorno, a fini didattici ma anche molto pratici. Se giusto due anni fa nell’area verde si erano occupati di rimettere mano a un mosaico che era andato praticamente distrutto nelle settimane precedenti da una serie atti vandalici, questa volta il "bersaglio" è più grosso: la nota e suggestiva Lucertola, scultura in mosaico ceramico progettata da Marco Pellizzola, di proprietà comunale. Opera che versa in uno stato di degrado, a causa di ripetuti vandalismi che ne hanno deturpato la superficie con scritte a pennarello e bombolette spray; altro problema, le fessurazioni e le lacune che nel corso del tempo hanno determinato il distacco di svariate tessere. Ecco allora il compito attribuito sulla base dell’accordo, rinnovato temporaneamente, tra amministrazione comunale e Accademia delle Belle Arti di Bologna: tempo permettendo, quattro studenti accompagnati da un docente (la responsabile del progetto è la professoressa Elisabetta Concina, che si è interfacciata con il dirigente del settore Cultura del Comune, Lorenzo Lorenzini) saranno all’opera al Giardino del Gigante, dal 9 al 20 settembre. In programma ci sono diverse fasi di lavoro: per la precisione, riadesione dello strato di tessere al supporto cementizio; rimozione dei depositi; rimozione delle scritte vandaliche; trattamento biocida; integrazione delle lacune. Nella scorsa estate i restauratori bolognesi si erano occupati della pulizia della statua di Stefano Galletti dedicata al Guercino, presente in piazza. «La statua necessitava di ritocchi importanti - aveva detto con soddisfazione a lavori conclusi l’assessore alla Cultura, Silvia Bidoli -, dopo anni di trascurata manutenzione e l’azione degli agenti atmosferici, nonché, purtroppo, alcuni piccoli atti vandalici che l’avevano deturpata. Ora abbiamo nel cuore della città la statua del nostro illustre concittadino rimessa a nuovo».