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Il lutto

Ferrara ha perso Arnaldo, addio al re della “Ca’ Vecia”

Marcello Ferrari
Ferrara ha perso Arnaldo, addio al re della “Ca’ Vecia”

Il ristoratore morto a 77 anni, amava la tradizione culinaria locale. Per i clienti era «uno di famiglia». Il sindaco: «Personaggio unico»

06 settembre 2024
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Ferrara Il mondo della ristorazione ferrarese piange Arnaldo Carlotti, storico titolare della trattoria Ca’ Vecia di Fossanova San Marco, scomparso improvvisamente martedì notte al Cau all’età di quasi 78 anni. Una notizia inaspettata, che lascia letteralmente increduli e affranti tantissimi clienti e amici che perdono non solo un ottimo ristoratore ma molto, moltissimo di più. Perché Arnaldo infatti non era solo un ristoratore, Arnaldo era un amico, un confidente, uno "zio", un punto riferimento. Andare a mangiare da lui non significava solo degustare le vere specialità casalinghe ferraresi, a detta di molti «l’unica vera trattoria casalinga ferrarese rimasta», ma era come immergersi in una atmosfera casalinga, intima, che profuma di casa e di famiglia. Appena entravi alla Ca’ Vecia infatti non potevi non trovare Arnaldo sulla porta che ti accoglieva con un sorriso e una battuta, come un vecchio parente che era sempre lì pronto ad aspettarti, non come un cliente ma come una persona che fa parte del suo mondo. Perché in fondo Arnaldo era la Ca’ Vecia. Dopo anni in cui ha lavorato nel settore del commercio delle carni, dal 1997 gestiva assieme alla moglie Barbara la piccola trattoria alle porte di Ferrara. Una passione la sua che sapeva traferire ai suoi clienti, per come li accoglieva, per come li intratteneva sedendosi spesso al tavolo con loro come un amico di sempre, per come descriveva il suo menù quasi come fosse una filastrocca. Indimenticabile la frase «salame, coppa e pancetta li faccio io, il prosciutto cerco di comprarlo buono», che ogni volta amava ripetere instancabilmente.

Anche negli ultimi anni, nonostante l’età e qualche problema di salute, ha sempre voluto portare avanti ad ogni costo, con passione e caparbietà, quella che per lui era la passione di una vita: il suo lavoro e i suoi clienti. E grande è ora il cordoglio da parte di tutti coloro che gli hanno voluto bene: la moglie Barbara, il figlio Simone e la affezionata cameriera Romina, e i tantissimi clienti che lo vedevano come uno di famiglia. Perché con Arnaldo non se ne va solo un ottimo ristoratore, ma è come quando si chiude per sempre la cucina della nonna, e porta via con sé tutti quei profumi che sanno di ricordi di un tempo andato, ricordi però che rimarranno per sempre indelebili nella memoria di chi li ha vissuti. L’ultimo saluto ad Arnaldo si terrà domani nella chiesa del Perpetuo Soccorso in borgo punta alle ore 15. «Con Arnaldo Carlotti - dice il sindaco Alan Fabbri - se ne va un pezzo della storia di Ferrara. Per tutti era una vera istituzione, grazie al suo modo unico di raccontare le pietanze tipiche del nostro territorio e alla capacità di far sentire a casa i suoi avventori, sia che fossero abituali clienti o nuovi arrivati alla trattoria Ca’ Vecia. Era un personaggio d’altri tempi, unico nel suo genere. Mi unisco al cordoglio a nome dell’amministrazione comunale, porgendo le mie condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene».