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Pupi Avati a Venezia col suo film, il regista: «A Ferrara passato e presente convivono»

Pupi Avati a Venezia col suo film, il regista: «A Ferrara passato e presente convivono»

Il regista presenta al Lido “L’orto americano”, girato anche a Ferrara. Fabbri: “Con la città un legame speciale”

06 settembre 2024
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Ferrara Arriva al Lido di Venezia l’horror gotico di Pupi Avati. “L’orto americano” sarà il titolo di chiusura della 81 Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in selezione ufficiale, fuori concorso, domani sera alle 21 (7 settembre). Il film, girato parzialmente a Ferrara, racconta la storia di un giovane che, nella Bologna della Liberazione, si innamora al primo sguardo di una bellissima governante dell’esercito statunitense. L’anno dopo, nel Mid West americano, andrà ad abitare in una casa contigua a quella della sua amata, separata solo da un nefasto orto.

«Anche un film è promozione e valorizzazione della nostra città. Ferrara, infatti, è spesso conosciuta attraverso il grande schermo ed è stata protagonista in pellicole che hanno fatto la storia del cinema, italiana e internazionale. Pupi Avati, in particolare, ha con il nostro territorio un legame speciale, come lui stesso ha raccontato durante le riprese di questo film. Auguriamo il meglio a lui, alla produzione e a tutto lo staff per la prima proiezione de “L’orto americano” alla Mostra internazionale del cinema di Venezia», ha detto il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri. Pupi Avati aveva incontrato il sindaco Alan Fabbri a dicembre 2023, durante le riprese ferraresi al baluardo dell’Amore. «Ferrara – aveva detto in quell’occasione il regista bolognese – è rimasta la città più bella di tutta l’Emilia perché ha mantenuto presente e passato, tutti assieme».

«Di tutta l’Emilia – aveva aggiunto – credo che queste terre siano le ultime depositarie di questo clima e di questo mondo. Il resto dell’Emilia si è industrializzata e modernizzata, al di là di ogni legittimazione, perdendo quelle che erano le sue prerogative», spiegando il perché della scelta di tornare a girare proprio a Ferrara. Quanto al film, il regista aveva anticipato: «Provo a raccontare delle storie un po’ inquietanti, sospese nel tempo, fra il presente e il passato, tra il possibile e l’impossibile, il mistero e la realtà». Il film, tratto dall’omonimo romanzo del regista, vede nel cast Filippo Scotti, affiancato da Rita Tushingham, Armando De Ceccon, Roberto De Francesco, Chiara Caselli, Romano Reggiani, Cesare Cremonini e Andrea Roncato.