Ancora disagi per il ponte chiuso: Campotto s’interroga sul futuro
Tanti i problemi, dal medico che non arriva all’assenza di negozi
Campotto Dopo l’assemblea con i cittadini i lavori al ponte sull’Idice che sta causando non pochi disagi ai cittadini sono ripartiti. A parlare dell’argomento è Stefano Ciani, membro della Rpc (di fatto la consulta civica della frazione). «L’umore dei cittadini non era dei migliori - dice Ciani -, innervositi per come sono andate le cose». Continua parlando delle ragioni delle lamentele: «La pioggia in mezzo ai lavori ha rallentato tutto, portando nervosismo. L’accelerazione promessa non c’è stata e ciò che era preventivato non è stato mantenuto. La speranza è che ora i lavori vadano avanti, ma la ditta non parla da gennaio. Il sindaco dice che è lui che fa da tramite e lo ascolteremo». Il Comune ha poi messo a disposizione delle misure per combattere le difficoltà: «L’Asl di Argenta si è resa disponibile attraverso un numero di telefono, facendo un servizio gratuito che viene incontro al cittadino. D’altro canto il taxi-bus ora fa servizio solo al giovedì, permettendo di stare ad Argenta solo per un’ora più o meno». L’inizio dell’anno scolastico è imminente: «Ci stanno dicendo che non ci saranno problemi, garantendo il servizio bus». Parlando di problematiche vere e proprie: «La segnaletica sbagliata, nonostante le segnalazioni dei cittadini e i solleciti del Comune, non è stata risolta - commenta -. Solo un cartello dice che il ponte è chiuso, non consigliando strade alternative. Se da Argenta le indicazioni sono regolari, alla rotonda di Marmorta ti fanno tornare indietro. Le strade stanno chiudendo (la Selice è chiusa fino al 28 settembre) e sembra che chiuderanno un altro pezzo di Cardinala per la tubazione del gas». Altro problema del paese è quello alla sanità: «Non c’è il medico a Campotto, e quelli che lo hanno sostituito si rifiutano di venire qua». Poi mancano negozi di ogni genere, «anche un alimentari. Avevo chiesto se qualche bancarella del giovedì potesse venire una volta alla settimana qua per vedere se vendevano qualcosa, ma la mia proposta è stata accantonata». Ciani non vive bene questa situazione: «La vivo male. Per mia figlia faremo 180 km al giorno distribuiti tra stazione per la scuola e corsi di danza la sera. Ogni tanto faremo qualche macchina con altre famiglie, ma non è sempre possibile». Riflette infine sul futuro: «Il ponte era sicuramente da fare ma si poteva valutare di farne uno di fianco, scartato per le spese. Bisogna seguire i lavori, che procedano regolarmente visto che la ditta è seria. Sentirsi dire che stanno preparando per fare arrivare il materiale dà molto fastidio. Le strade alternative sono messe malissimo, e ho sollecitato per mettere le strisce bianche laterali».