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Flop Ariostea in Fiera a Ferrara: «Pioggia, caro-posti e tanta concorrenza»

Margherita Goberti
Flop Ariostea in Fiera a Ferrara: «Pioggia, caro-posti e tanta concorrenza»

Chiusa domenica la seconda edizione

09 settembre 2024
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Ferrara "Ariostea in Fiera" il grande mercato in piazza Ariostea alla sua seconda edizione, organizzato da L’accento di Cento, si è chiuso ieri con il maltempo, un’ulteriore penalizzazione per i numerosi standisti, molti dei quali già alle 11 hanno smobilitato le loro postazioni, arrivando così a formulare un bilancio più negativo che positivo dell’evento. «Abbiamo iniziato lo scorso giovedì e subito è saltato lo spettacolo serale di Gene Gnocchi che rappresentava la grande attrazione della manifestazione - è stato il primo commento unanime degli espositori - Lui c’era ma la pioggia gli ha impedito di esibirsi; ha postato solamente un video su Facebook. Ci sono stati comunque altri fattori che non hanno portato quell’affluenza che ci aspettavamo». Il riferimento è stato innanzitutto alla contemporaneità di tre iniziative in città, in Darsena, ed all’Acquedotto; situazione che quindi non ha penalizzato solo Ariostea in Fiera ma anche le altre due manifestazioni. «Ci siamo chiesti infatti - hanno proseguito gli ambulanti ieri in tarda mattinata - perché l’assessore ed il sindaco non abbiano tenuto presente questo fatto e ci auguriamo che lo facciano il prossimo anno, se si ripeterà Ariostea in Fiera».

Il suggerimento di alcuni a questo proposito è stato di posticipare la data in corrispondenza dell’apertura dell’anno accademico che ovviamente richiama la presenza di moltissimi studenti che solitamente sono attirati da questo genere di iniziativa. Un’altra critica rivolta al Comune è stato il costo piuttosto elevato della tassa di occupazione del suolo pubblico, che andava da 450 euro se la posizione era sull’erba fino a 3.000 euro nell’anello della piazza; ed infine si sono lamentati per la mancanza di parcheggio. Molte e variegate le proposte che si trovavano negli stand, da quelle pubblicitarie di elettrodomestici, al Caffè, all’abbigliamento sportivo, alla bigiotteria con la prevalenza del food. «A questo proposito - ha aggiunto un espositore di questo settore - ci era stato detto che saremmo stati in 4 con due punti per bere la birra ed invece ce ne sono stati molti di più e quindi la concorrenza è stata maggiore».L’unica giornata davvero soddisfacente è stata sabato, in particolare di sera, ma durante il giorno sono mancate le iniziative per le famiglie e non è stato gradito il fatto che l’apertura degli stand al mattino fosse facoltativa perché molti sono rimasti chiusi e la gente che passava ha proseguito senza scendere a guardare chi invece aveva scelto di aprire. Insomma tutto può servire per migliorarsi.