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Copparo, comunità divisa sulle luci “dance” della fontana

Fabio Terminali
Copparo, comunità divisa sulle luci “dance” della fontana

I critici: «Così non si onorano i Caduti»

12 settembre 2024
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Copparo Per carità, il giudizio positivo è praticamente unanime. È bella la Fontana monumentale della piazza, dopo il recentissimo restauro. Luci, zampilli, sprechi al minimo. Eppure c’è anche chi storce il naso per una sorta di “effetto discoteca” che poco si confà al fatto di essere dedicata ai Caduti della prima guerra mondiale. Insomma, da una parte ci sarebbero le luci stroboscopiche stile dance anni Novanta, dall’altra il sacrificio per la Patria modello 1915-18. E dopo il primo accenno critico si è scatenato uno scambio di vedute piuttosto acceso tra i copparesi.

«La trovo splendida. Personalmente non apprezzo molto i cambi di colore in sequenza, li trovo un po’ una tamarrata», aveva commentato subito dopo l’inaugurazione del restyling Margherita Aurora sui social. Chi le ha risposto l’aveva tranquillizzata. «Erano prove di colore», secondo Valentino Caselli. Poi Mauro Crepaldi, con un fare da esperto: «Erano prove e settaggi del nuovo impianto di illuminazione. La fontana ha infatti lampade rgb che permettono di dare un colore al monumento in occasione di ricorrenze o eventi. Ha poi pompe dinamiche per creare giochi d’acqua abbinati alle luci. Nella configurazione classica sarà comunque impostata con una luce bianca calda».

Fatto sta che sono passati diversi giorni e la prima sensazione non è cambiata. «La fontana continua a sembrare più una giostra che un monumento ai caduti – dice Margherita Aurora –. Trascorse tre settimane e notando che l’effetto tagadà continua, direi che è giunto il momento di lasciarla illuminata con semplici luci bianche e magari riservare i colori a specifiche ricorrenze».

E via con il dibattito. Dario Tassinati parla di «illuminazione dal peculiare gusto estetico e che poco/nulla ha a che fare con lo stile costruttivo del monumento ed il contesto in cui è inserito». A schierarsi con i critici c’è anche Massimo Simioli: «Una carnevalata di luci di cattivo gusto». È Valerio che punta lo sguardo altrove: Bella davvero, tutto bellissimo. Ora speriamo che non faccia la fine delle frazioni». Poi ecco Virna Marzola: «È bellissima, finalmente l’hanno valorizzata: era un peccato tenerla ferma». A sciogliere la tensione tra gli schieramenti, tuttavia allo stesso tempo contrastando i critici, è Rinaldo Campi: «Scusate, ma qualcuno si rende conto che con tutti i problemi di urbanistica e viabilità, questa è una enorme sciocchezza?». Applausi da Andrea Cuccato: «Le farei un monumento perché ha detto l’unica cosa sensata ed opportuna, visto lo schifo delle strade e della manutenzione». Maria Paola Occhiali apprezza eccome la fontana: «Ora si spera nell’educazione dei cittadini grandi e piccoli: speriamo non buttino spazzatura varia e non salgano sugli alberi della piazza». Tra disco dande ed eroi, sembra il compito più difficile.