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L’episodio

Detenuti ribelli, agenti feriti in carcere a Ferrara

Detenuti ribelli, agenti feriti in carcere a Ferrara

Il Sappe: «Situazione insostenibile». Il sindacato di polizia penitenziaria segnala tanti episodi in pochi giorni

12 settembre 2024
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Ferrara «La situazione è diventata insostenibile, per cui è necessario intervenire duramente». Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso, segretario generale aggiunto e segretario nazionale del sindacato di polizia penitenziaria Sappe segnalano una moltitudine di episodi violenti avvenuti nel corso del mese di settembre nel carcere di Ferrara, con agenti rimasti feriti «tant’è che ad oggi, alcuni di loro, purtroppo, sono ancora convalescenti».

Il primo si sarebbe verificato il 3 settembre quando un detenuto avrebbe sfasciato l’ufficio della penitenziaria a seguito del «legittimo rifiuto di un colloquio con una terza persona». Il detenuto, racconta il Sappe, «si è poi diretto verso la sua sezione, dove avrebbe incitato altri detenuti, in particolare alcuni connazionali, a formare un gruppo. Insieme, hanno poi spintonato e opposto resistenza ad un agente, riuscendo ad oltrepassare la porta che conduce verso le altre sezioni detentive dove, da quanto ci viene riferito sarebbe scoppiata una colluttazione che ha coinvolto altre unità di personale in servizio». Negli scontri «due agenti sono rimasti feriti, con prognosi di 7 giorni ciascuno». Secondo il sindacato «tre detenuti avrebbero tentato un'evasione» nei giorni precedenti.

Altro evento critico sarebbe avvenuto il 7 settembre, con un agente ferito al polso da una lametta nel tentativo di separare due detenuti che litigavano. «Un altro poliziotto, in giornata diversa - riporta sempre il Sappe -, è stato colpito al volto da un detenuto che gli ha procurato la frattura della mandibola. Gli è stata data una prognosi di 20 giorni».

I due segretari sindacali chiedono che i detenuti violenti «vengano trasferiti in appositi istituti, dove devono rimanere in regime detentivo chiuso, fino a quando non imparano a rispettare le regole, il personale di polizia penitenziaria e tutti gli altri operatori».