Ferrara, parcheggio al posto del giardino. Oltre 200 cittadini contro il piano
La raccolta firme nel cortile di via Fiume: «Danneggiato tutto il circondario». Un residente: in corso stesura di due diffide. Si cerca di proteggere il secondo lotto
Ferrara Entrano alla spicciolata, studenti, giovani, professionisti, vicini di casa ma anche semplicemente cittadini, pur residenti in altre zone della città, solidali con la battaglia ambientalista del “Comitato per un giardino verde”, che ha anche creato una pagina su Facebook per condividere le ragioni della mobilitazione. Ieri il cancello di via Fiume, 3 è rimasto aperto per buona parte della giornata per accogliere chi ha deciso di firmare il documento che chiede lo stop al progetto di spianamento dell’area verde interna a favore di due nuovi parcheggi.
Almeno 200 persone hanno raggiunto il maxi-condominio dove è in corso il braccio di ferro, per il momento vinto da un gruppo di investitori intenzionati a creare stalli per auto dove fino a qualche giorno fa si stendeva un piccolo boschetto. Alberi in buona parte già abbattuti (perché ritenuti malati). Uno solo, un bagolaro, molto vicino ad una linea di confine, per ora si è salvato.
Un paio di giorni fa il comitato si è rivolto all’ecogiurista Marco Falciano per definire una linea di difesa che possa bloccare la cementificazione del verde o la sua copertura con ghiaia o altro materiale stabilizzato ed anche per individuare gli strumenti utili per la tutela di un appezzamento più grande, acquisito da investitori esterni con lo stesso obiettivo: delimitare stalli per veicoli. Quest’area «è stata recintata due mesi fa, dopo essere stata comprata da un gruppo di cittadini esterni, ed è stata sottratta all’uso dei residenti – spiegava ieri un condomino – Prima era frequentata, perché ombrosa e immersa nel verde, da diversi anziani residenti e dai bambini, che ora sono costretti a giocare sullo sterrato su cui si muovono le auto. La sua distruzione sarebbe una perdita grave per chi abita qui, questo è un polmone verde da questo lato del palazzo, mentre sull’altro si trova corso Isonzo, una delle zone più inquinate di Ferrara e soffocate dallo smog».
Affermazioni ribadite nel documento sottoscritto ieri dai cittadini solidali durante la campagna di raccolta firme. «Questo progetto di parcheggio, veramente fuori dal tempo ci sentiamo di affermare, non solo priverebbe di questo angolo di natura la nostra comunità tutta, ma avrebbe anche inevitabili effetti negativi in termini di inquinamento acustico ed atmosferico, senza considerare l’aumento del transito dei veicoli in zona frequentata dai bambini che giocano e di persone estranee al contesto condominiale. Tagliare gli alberi del nostro giardino per fare spazio a ghiaia, cemento ed automobili avrebbe un impatto diretto, immediato e devastante sulla qualità della vita dei residenti non solo condominiali ma di tutta l’area circostante», riporta il testo. Da qualche giorno fuori dal condominio campeggia un drappo appeso a due finestre con la scritta “No parcheggi. Salviamo gli alberi!”. Di fianco al cancello, inoltre, è comparso un cartello con un appello (“Non tagliate gli alberi”) che ieri è stato decorato da una volontaria. La prossima settimana il condominio si riunirà in assemblea, annunciano i componenti del comitato, per programmare iniziative di contrasto al piano-parcheggi. Da loro critiche all’Acer che ha venduto l’area (ma risponde di aver proposto inutilmente l’acquisto ai residenti), e all’Ufficio Verde del Comune, che avrebbe svolto un ruolo troppo passivo nella vicenda. «Ci sono gli avvocati al lavoro – conclude un residente – stanno redigendo due diffide». l
Gi.Ca.
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