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Cento, Krav Maga per donne: il corso di difesa personale è un successone

Alessandra Mura
Cento, Krav Maga per donne: il corso di difesa personale è un successone

Dopo la grande partecipazione all’open day, parte la terza serie di appuntamenti per imparare le tecniche del sistema di combattimento per l’autodifesa. «Le età delle iscritte si abbassa, c’è un grande bisogno di sicurezza»

23 settembre 2024
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Cento Riuscire a difendersi superando lo svantaggio della minore forza fisica, conoscere le tecniche di reazione a un’aggressione per guadagnarsi una via di fuga, mai tenere la borsa a tracolla perché in caso di scippo si rischia di farsi molto male. Sono solo alcune pillole degli insegnamenti impartiti al corso di difesa personale per donne organizzato dalla Polisportiva Centese con gli istruttori professionisti Letizia Malaguti ed Emanuele Rizzati di Krav Maga Traditional, una combinazione di tecniche provenienti da boxe, wrestling, aikido, judo, karate, kung-fu e combattimento da strada.

Sabato al Percorso Vita si è tenuto l’open day in vista del prossimo corso che si terrà nella palestra di via Dante Alighieri, due volte alla settimana per un’ora e mezza. «È ormai il terzo che organizziamo da quando, nel settembre dello scorso anno, abbiamo conosciuto un’istruttrice di Cento che ci ha parlato di queste tecniche di autodifesa», spiega Anna Govoni del “Ramo Rosa” della Polisportiva Centese, nato da un gruppo di donne operate al seno per promuovere la salute e il benessere attraverso il movimento. «Così – continua – all’inizio per curiosità, noi del Ramo Rosa della Polisportiva con la nostra referente Giuliana Fiorini, abbiamo deciso di capire se c’era interesse da parte delle donne, e abbiamo organizzato il primo open day, senza sapere cosa aspettarci. Ebbene, la proposta ha incontrato così tanto successo, che abbiamo organizzato non un corso, ma due. E adesso, dopo la pausa estiva, ricominciamo con il terzo corso a riproporre questa attività di cui siamo state apripista anche per altri paesi del Ferrarese».

L’open day di sabato non a caso è stato molto partecipato: «Le donne sentono il bisogno di imparare a difendersi, i motivi sono nelle cronache che leggiamo ogni giorno – continua Anna Govoni – All’inizio a iscriversi erano soprattutto donne più adulte, anche fino a 60-65 anni che con l’avanzare dell’età si sentono sempre più fragili. Nessuna per fortuna ha avuto brutte esperienze in passato, ma tutte hanno la necessità di sentirsi più sicure quando camminano da sole per la strada. L’età adesso si è abbassata, ed è bello vedere tante ragazze giovani avvicinarsi a questa pratica, alcune hanno quindici, sedici anni, per fino una dodicenne accompagnata dal papà. Abbiamo avuto anche un uomo tra gli iscritti, era il marito di una delle frequentanti. Abbiamo iniziato quasi per scommessa, invece c’era una necessità diffusa di sicurezza che abbiamo intercettato».