Ferrara, caos in stazione dei bus. Studenti alla roulette russa dietro i mezzi in manovra
Attraversamenti azzardati con il rischio di essere travolti, l'allarme lanciato dai sindacati
Ferrara La ristrutturazione e l’ampliamento dell’autostazione di via del Lavoro la hanno finora resa esteticamente più accogliente ma anche più pericolosa. Si tratta della convinzione condivisa dai sindacati Filt-cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal dopo aver valutato l’intenso traffico di autobus che si crea nelle ore di punta quando centinaia di passeggeri, in gran parte studenti, occupano gli spazi destinati alla circolazione e alla manovra degli autobus con il rischio di essere investiti.
Il problema si è presentato la scorsa settimana, quando con la ripartenza del servizio invernale di trasporto pubblico locale connesso alla riapertura delle scuole si è reso necessario ampliare l’offerta per il trasporto diretto verso gli istituti della città.
L’organizzazione del gestore del servizio e concordata con l’Agenzia di mobilità, il Comune e le istituzioni scolastiche prevede che buona parte degli autobus in arrivo dal territorio provinciale vengano utilizzati per effettuare numerose corse supplementari. Un numero di autobus molto elevato che vede il transito in arrivo di 42 autobus TPER tra le ore 7.20 e le 7.40, 23 dei quali vengono appunto sfruttati tra le 7.30 e le 7.43 per il trasporto verso le diverse scuole superiori. A questi vanno aggiunte le corse in arrivo dalla regione Veneto.
«A colpo d’occhio la situazione attuale non garantisce la necessaria sicurezza» spiega Sandro Scodeggio, delegato sindacale Filt-Cgil anche a nome di Gianluca Andreotti per Fit-Cisl, Pietro Spanò per Uiltrasporti e Angelo Centonze per Faisa –Cisal. «L’ingresso e l’uscita dall’autostazione vedono l’accesso di mezzi privati che spesso si ritrovano all’interno a causa di errori nell’uso della rotatoria posta all’esterno, ma soprattutto il marciapiedi di scarico non impedisce ai ragazzi di attraversare pericolosamente il piazzale mentre i bus fanno manovra».
Movimentazione dei mezzi che viene peraltro effettuata con la difficoltà di un tempo semaforico di luce verde insufficiente. Ma alle critiche fa da contraltare anche una proposta utile a rendere più sicura la situazione, garantendo in primis i passeggeri e in secondo luogo gli stessi addetti degli autobus che al momento sono chiamati a manvorare con grande cautela in una zona dove - in teoria - non dovrebbe aggirarsi nessuno. «Per questo proponiamo lungo tutta la corsia di scarico l’installazione di barriere tipo new-jersey sufficientemente alte per evitare l’attraversamento degli utenti in mezzo al piazzale» segnalano i sindacati. La parziale soluzione di scaricare i passeggeri direttamente sulla banchina di partenza ha presentato sin da subito numerose lacune, sempre a causa di utenti che passano a piedi dietro agli autobus in manovra per raggiungere il mezzo in partenza per le singole destinazioni.
Ma Ferrara non è l’unico caso critico: lna situazione di pericolosità viene denunciata da anni anche presso l’autostazione di Cento senza alcun riscontro. Una ulteriore denuncia da parte delle sigle sindacali è posta nei confronti della mancata gestione e apertura della sala di attesa e della biglietteria, che da anni non risulta agibile. Su questi aspetti i sindacati hanno richiesto un incontro con l’Agenzia mobilità e impianti, ma ancora non si è ancora registrata una risposta da parte di Ami.
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