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Strane punture sulla pelle a Ferrara. Le farmacie: «Molti casi in città»

Strane punture sulla pelle a Ferrara. Le farmacie: «Molti casi in città»

Prima ai Lidi poi a Ferrara: «Pappataci, moscerini o acari»

25 settembre 2024
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Ferrara Qualcuno ha avvertito subito il dolore provocato dal pizzicotto, qualcun altro si è svegliato al mattino con una forte sensazione di prurito. «Una mia amica, qualche giorno fa – racconta una cittadina ferrarese – ha contato 30 punture, io una quindicina dietro la schiena e qualcuna sul petto. Fastidiosissime, sono stata costretta ad andare in farmacia e poi dal medico». A confermare che non si tratta di casi sporadici sono proprio i farmacisti, che in città ma anche fuori, raccontano di clienti attaccati da «insetti» non meglio specificati che provocano queste reazioni in genere trattate con antistaminici o cortisone.

Il prurito alla fine passa e i rigonfiamenti spariscono solitamente entro qualche giorno (serve un po’ di tempo, nonostante l’antistaminico o il cortisone) ma – essendo molto probabilmente causati da punture di insetto – non è escluso che possano ripresentarsi, come è avvenuto a qualche paziente più sfortunato.

Difficile stabilire una data in cui questo fenomeno non ricorrente ha iniziato a manifestarsi in città. I farmacisti, fra i primi a notare che non si tratta di casi isolati, indicano un periodo di «alcuni giorni» fino a «qualche settimana». In pratica, quindi, settembre. Ma mentre a Ferrara il flusso delle richieste in farmacia è ancora significativo, al mare sembra cessato da un po’. «Sì – racconta una farmacista in servizio ai Lidi – abbiamo avuto molte persone che si sono rivolte a noi segnalando queste manifestazioni all’inizio del mese e per diversi giorni, non oggi».

In effetti un’invasione di moschini, moscerini o altri insetti simili è avvenuta sul litorale nella prima metà di settembre. La loro presenza ha rovinato il soggiorno ai turisti di fine estate, sotto gli ombrelloni e nei ristoranti allestiti negli stabilimenti balneari. Nugoli girovaganti e insensibili a qualsiasi tentativo di scacciarli. Pervicaci fino ad addensarsi nei piatti lasciati incustoditi (anche solo per alcuni minuti) sui tavoli del ristorante dopo l’uscita del cliente. Il fenomeno sembra ripresentarsi, in una forma un po’ diversa, in questi giorni a Ferrara.

Nelle farmacie del capoluogo i segni lasciati sulla pelle non sono più considerati una novità, più difficile stabilirne la causa. La sensazione della puntura viene avvertita anche in tempo reale. L’insetto? «No, non l’ho visto», rispondono molti pazienti. Un farmacista parla di “moschine” o “pappataci”, aggiungendo prudentemente un «forse» e «non sono un esperto di insetti». Altri indicano acari del legno o del materasso. I pomfi si presentano spesso ravvicinati, concentrati in una zona del corpo. «Non è Fuoco di Sant’Antonio – risponde un farmacista – ma la disposizione di quelle alterazioni sulla pelle ricorda un po’ quella patologia».

Un farmacista della “San Romano” afferma: «Non sembrano punture di zanzara». I colleghi dell’Estense descrivono qualche caso di formicolio, se i pomfi sono localizzati visino ad una terminazione nervosa. Sul numero «anomalo» di clienti che presentano questa sintomatologia concorda anche un’altra farmacia del centro storico: «Diversi casi, tutti negli ultimi giorni».

Sul web notizie simili sono comparse dalla scorsa primavera fino al mese in corso: invasioni di pappataci o moscerini sul Lago di Garda, dove un turista in visita in un parco divertimenti ha riferito di insetti entrati «anche dentro le mutande», sui lidi veneti, nel Veronese, in Puglia, a Castellanza.