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Ferrara, Garuti guida la Provincia: «Scuole, strade e Castello le priorità»

Stefano Ciervo
Ferrara, Garuti guida la Provincia: «Scuole, strade e Castello le priorità»

Il sindaco di Poggio Renatico è il nuovo presidente: «Qualche delega ci sarà»

01 ottobre 2024
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Ferrara L’elezione in Provincia di Daniele Garuti non avrà lo stesso eco della prima di Alan Fabbri in Comune, cinque anni fa: troppo differenti il peso e anche il portato simbolico dei due enti, considerato pure che per i meccanismi elettorali dell’amministrazione provinciale, quanto avvenuto domenica è in massima parte l’effetto delle elezioni di primo grado nei vari Comuni, a partire dal capoluogo. Ma certo con il sindaco di Poggio il centrodestra, e i civici alleati di cui il nuovo presidente è il rappresentante, potrà applicare le proprie ricette sull’intero territorio, potendo contare su di una omogeneità politico-amministrativa a livelli che non si registravano da diversi lustri. Anche perché il centrodestra ha rispettato le previsioni portando a casa il controllo del Consiglio provinciale, 7 seggi a 5, e potrà governare senza dover ricercare intese con l’opposizione, peraltro declinate sul “caso per caso” dal neopresidente l’indomani della vittoria.

«Sono stato in Castello fino allo spoglio del Consiglio, saranno state le 23, poi sono tornato a Poggio e alla Sagra di San Michele, che ricorreva proprio domenica, mi hanno accolto con i cori “abbiamo il presidente della Provincia”. Un pensiero - ha detto - va sicuramente a San Michele, patrono di Poggio, nel cui giorno peraltro è stata posata la prima pietra del Castello, ma anche alla Madonna. L’opposizione? È una parola che suona male, anche quando c’ero io in quel ruolo, preferisco minoranza: faccia il suo lavoro di controllo e verifica, se poi c’è un’idea buona va bene anche se la portano loro, non ho una “testa” da politico ma da amministratore».

Delegare Garuti non è espressione di un singolo partito del centrodestra, le deleghe potrebbero aiutarlo nella ricerca di un equilibrio nella sua maggioranza: «Sono anzitutto soddisfatto della convergenza sul mio nome del centrodestra e civici, mi sento onorato e responsabilizzato da una evidente attesa di cambio di novità e cambio di passo. Penso certamente di distribuire qualche delega - è la sua prima indicazione operativa - vorrei tenermi i lavori pubblici perché tra strade, scuole e cantiere del Castello, la nostra amministrazione sarà particolarmente esposta su questo fronte». Come si dividerà con il lavoro da sindaco? «Per fortuna i due castelli, il Lambertini e l’Estense, distano un quarto d’ora, quindi posso organizzarmi in caso di bisogno e comunque essere la mattina da una parte e al pomeriggio dall’altra. La sede? Comincerò in Castello ma mi hanno già detto che per motivi logistici è previsto il trasloco». Già oggi Garuti sarà in sede per un primo giro d’incontri, il Consiglio provinciale della proclamazione dev’essere convocato entro dieci giorni e poi tenersi entro venti.

Geografia

Il voto di domenica, che ha visto svettare in maggioranza come nell’opposizione i candidati centesi, ha disegnato una Provincia molto sbilanciata verso l’Alto Ferrarese e il capoluogo, con l’intera costa priva di una rappresentanza in Consiglio. Può diventare un problema, anche in vista della Zls con Ravenna? «Sul voto può aver influito il fatto che i candidati centesi erano uscenti di peso, in ogni caso -dice Garuti - non significa mancanza di attenzione per il Basso Ferrarese».

Orgoglio

«Siamo estremamente orgogliosi dell’elezione di Garuti, una figura capace e vicina al territorio - dichiara Davide Bergamini, deputato della Lega e sindaco di Vigarano Mainarda -. La sua esperienza come sindaco, unita alla profonda conoscenza delle dinamiche locali, lo rendono un valore aggiunto per la Provincia. Sono certo che saprà guidate l’ente con grande responsabilità e visione». Bergamini si dice soddisfatto anche del risultato della Lega, «abbiamo dimostrato ancora una volta di essere una forza politica radicata, con amministratori capaci e pronti».