La Nuova Ferrara

Portomaggiore «I medici di Portomaggiore mi raccontavano di alcuni attacchi verbali, della insofferenza e rabbia di alcuni pazienti, delle invettive ben oltre il limite dell’educazione ricevute via social. E credo in molti abbiamo visto e letto parole non giustificabili. Io chiaramente dico che non vorrei vedere questo perché qui lo sforzo è massimo». Il sindaco di Portomaggiore, Dario Bernardi, è andato a trovare i nuovi dottori che hanno preso servizio alla Medicina di Gruppo e ha voluto lanciare un messaggio importante ai cittadini e ha colto l’occasione per salutare il dottor Urso, «che ringrazio per i tanti anni di servizio e che era presente assieme al dottor Zanotti».

«Per prima cosa, questo gruppo va ringraziato e sostenuto - sollecita il sindaco -. Medici motivati e competenti, determinati, con uno spirito dinamico, che hanno scelto questo territorio. Siamo fortunati e dobbiamo averne coscienza: in un momento di grande difficoltà in cui i dottori, specialmente di medicina generale, non si trovano, e alcuni territori faticano, abbiamo questo gruppo affiatato pronto a prendere in mano il nuovo corso. Non è scontato e personalmente sono molto grato a loro per la scelta e il loro servizio quotidiano. Stanno conoscendo migliaia di nuovi pazienti, un po' per volta, si stanno calando in questa realtà a volte non semplice, e il loro lavoro va accompagnato».

Il primo cittadino ha sottolineato come tutto lo staff, medici, infermieri e amministrativi, «fa il massimo sforzo per essere vicino ai pazienti, tutti. La domanda di servizi cresce dall'epoca Covid, ma le risorse e il personale sono costanti. Naturalmente qualche difficoltà e complicazione può esserci. Mai questo però deve giustificare comportamenti oltre le righe o diffamazioni via social». Infine, «cerchiamo di essere vicini e orgogliosi di questo gruppo, che ha tutte le potenzialità per crescere qui e dare nuovo corso a una istituzione che da sempre è un punto di riferimento per tutte e tutti i portuensi. Come amministrazione facciamo e faremo il massimo per facilitare il loro compito. Buon lavoro, cari dottori».