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Pedoni deceduti, triste primato a Ferrara

Stefano Balboni
Pedoni deceduti, triste primato a Ferrara

Nella provincia ferrarese otto casi da inizio anno, il 28% del totale regionale. Biserni (Asaps): «Basta ritardi»

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Ferrara Superata la quota dei trecento pedoni deceduti sulle strade italiane da inizio anno. L’attenta analisi effettuata dall’Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) e aggiornata a sabato scorso è basata sui dati raccolti attraverso le notizie di stampa e sulle informazioni fornite dai referenti della stessa associazione distribuiti su tutto il territorio nazionale. Dei 304 decessi registrati ben 29 sono avvenuti nei confini emiliano romagnoli. «Mentre continua questa carneficina, che ha circa gli stessi numeri dello scorso anno, senza perciò alcun sensibile miglioramento, il Parlamento ha tirato il freno a mano sui lavori della Commissione Lavori pubblici al Senato, dove è in discussione il Ddl già approvato alla Camera in primavera» segnala Giordano Biserni, presidente Asaps. Dati sui quali sono in atto continue discussioni e rinvii, tergiversando però sulla sicurezza stradale. «Dopo la presentazione di oltre 430 emendamenti, “si stanno facendo approfondimenti” come ha citato il presidente della stessa Commissione, dove non risulta all’ordine del giorno il tema sicurezza stradale. Non vorremmo assistere all’ormai famoso “gioco dell’oca” che porta ad ulteriori ritardi, come avvenuto sulla legge dell’omicidio stradale, con cinque passaggi tra Camera e Senato» ha sottolineato lo stesso Biserni.

Nel territorio ferrarese sono 8 i decessi registrati da inizio anno che corrispondono a circa il 28 per cento del totale regionale, tre quelli avvenuti in città. «La situazione in Italia sulle strade non migliora e recenti gravi episodi come la morte di tre anziani a Ferrara investiti mentre attraversavano sulle strisce pedonali è un segnale di allarme molto forte» conclude il presidente Asaps.