Licenziamenti a Masi Torello, i sindacati: «Azione brutale, serve passo indietro»
Lavoratori e sindacati davanti ai cancelli dopo la notizia della delocalizzazione
Masi Torello Sono passate poco più di ventiquattro ore da quando i dipendenti della Regal Rexnord Tollok hanno saputo di essere stati licenziati. La procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda, con sede all’estero, è stata inviata via Pec alle Rsu che poi hanno provveduto a informare i lavoratori. Una notizia piovuta dal cielo, un fulmine a ciel sereno per tutti. Nessuno si aspettava una scelta del genere. Anche i sindacati si sono detti stupefatti visto che dagli ultimi incontri nulla era trapelato. Lo stabilimento produttivo di Masi Torello è in salute ma l’azienda ha comunque deciso di delocalizzare e trasferire la produzione in India e in Cina.
Giovanni Verla (Fiom-Cgil): «Con la vertenza Rexnord Tollok ci troviamo davanti a un’azienda che non ha dichiarato una situazione di crisi ma che sceglie brutalmente di delocalizzare». Poi aggiunge: «La prima cosa che l’azienda deve fare è ritirare i licenziamenti e aprire un tavolo di discussione per garantire la continuità dello stabilimento all’interno del territorio provinciale perché 77 posti di lavoro non possono essere persi e l’attività non deve cessare».
I lavoratori davanti ai cancelli attendono con i fiato sospeso l’incontro che si terrà domani, 9 ottobre, nella sede di Confindustria a Ferrara. Contemporaneamente davanti al palazzo si terrà un presidio.