Masi Torello, alla Regal Rexnord fatturato dimezzato in tre anni: i numeri
Si è passati dai 29 milioni del 2021 ai 13,5 previsti entro fine 2024. Ma i lavoratori non sapevano niente
Masi Torello La notizia dei 77 licenziamenti arrivati via Pec ai dipendenti della Regal Rexnord di Masi Torello ha fatto il giro d’Italia. Lunedì mattina, un lunedì come tanti, lavoratori e lavoratrici sono stati chiamati dalle Rsu che hanno comunicato quanto ormai noto: l’azienda ha scelto di chiudere lo stabilimento di Masi Torello e trasferire la produzione in India e in Cina. Tutti sono caduti dalle nuvole, nessuno si aspettava una cosa simile anche perché nulla era mai trapelato e anche gli stipendi erano sempre stati pagati puntualmente.
I MOTIVI
L’azienda, nero su bianco, ha spiegato i motivi della scelta (ribadita oggi, 9 ottobre, attorno al tavolo in Confindustria a Ferrara). Ma cosa ha portato all’assunzione di tale decisione? Nella lettera l’azienda spiega punto per punto (sei in totale) le sue motivazioni.
- I dati di fatturato dell’ultimo triennio: dal 2021, infatti, la società ha affrontato una drastica diminuzione del fatturato, passando da 29,075 milioni di euro, a 24,560 milioni di euro circa nel 2022, a 19,888 milioni di euro e con previsione di chiudere l’anno 2024 con circa 13,5 - 14 milioni di euro.
- L’anticipo degli ordini che da sporadico è diventato sistematico nell’ultimo anno specialmente dal secondo trimestre, che ha visto anticipazioni dal terzo e quarto e ad oggi addirittura del primo 2025. Se da una parte questo ha permesso il carico di lavoro fino ad oggi, dall’altra ha svuotato il portafogli ordini nel medio e lungo periodo.
- La progressiva e ormai inarrestabile riduzione del mercato della generazione eolica causata dallo spostamento produttivo verso l’india e la Cina dei produttori nostri clienti e non.
- La difficile situazione del mercato “industriale” che mostra una rapida flessione delle esportazioni dirette e indirette verso l’est Europa contemporanea alla sempre più aggressiva concorrenza europea che già si avvale quasi esclusivamente di prodotti costruiti in Cina e India.
- Il complessivo calo dell’unità produttiva dovuto maggiormente alla diminuzione dei volumi di fatturato che ha inciso sulla possibilità di assorbire i costi fissi.
- La conseguente urgenza di Regal Rexnord di cambiare il proprio modello di business, in parte orientando la domanda residua sul sito produttivo esistente in India e proseguendo il processo di esternalizzazione in Cina.