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Clima impazzito

«L’Uragano Milton? Qui vento fortissimo. Ma abbiamo visto case distrutte»

«L’Uragano Milton? Qui vento fortissimo. Ma abbiamo visto case distrutte»

Le ferraresi Barbara e Sandra Stella, a Miami, raccontano la paura per il passaggio del violentissimo tornado

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Ferrara «Eravamo preparati al peggio. Tutti a Miami siamo rimasti con il fiato sospeso per alcuni giorni, con un senso di panico generale, ma nella nostra zona si sono sviluppati solo tornadi di minore entità rispetto all’uragano Milton, che si è abbattuto nella costa occidentale della Florida. Abbiamo, tuttavia, visto scene impressionanti di alcune case distrutte dalla forza impetuosa del vento, ma da noi, sulla costa orientale, non sono arrivati i forti temporali».

Sandra Stella, nativa di Porto Garibaldi vive a Miami dal 2018, dove vive dal 2010 anche la sorella Barbara. Le due donne, con le loro famiglie abitano a breve distanza l’una dall’altra e in questi giorni, come tantissimi altri cittadini americani, hanno vissuto con angoscia ed apprensione l’annunciato arrivo dell’uragano Milton, il quale ha scaricato la propria forza distruttiva nella parte opposta della Florida, dove ha raggiunto la massima potenza (livello 4 e 5) . «Sentiamo tutti i giorni, anche più volte al giorno, la nostra mamma Anna Maria, che vive ancora a Porto Garibaldi e anche oggi abbiamo voluto rassicurarla».

Oggi, dopo due giorni di chiusura totale, saranno riaperte le scuole e la vita potrà tornare alla normale routine quotidiana. Mentre Sandra Stella si occupa di pubbliche relazioni per conto di un gruppo di commercialisti, la sorella Barbara, a Miami da 14 anni, si occupa di qualificate, importanti attività di restauro, in Florida ci si prepara ad affrontare gli uragani – commenta Barbara Stella – e anche le abitazioni vengono costruite con infissi particolari, quali vetri antisfondamento, per evitare che oggetti volanti possano provocare danneggiamenti. Gli arredi esterni si ripongono al chiuso del garage, si fanno scorte di acqua e scatolette. Siamo stati fortunati questa volta, perché abbiamo assistito solo a forti raffiche di vento. Sono stati sradicati alberi, ma le raffiche non hanno raggiunto i 200 chilometri orari toccati, invece, dall’uragano a Tampa».

Le scorte Come spiega in modo approfondito la sorella Sandra, non appena si prevede l’arrivo di un evento di portata catastrofica, come lo è un uragano, vengono individuate le zone di evacuazione e le famiglie coinvolte «devono trasferirsi nei centri specializzati. Esistono anche quelli che accolgono persone con animali. Chi vive nella zone per le quali non è prevista l’evacuazione – prosegue Sandra Stella -, può restare a casa, ma si premunisce di scorte di scatolette e di acqua. L’auto deve avere il serbatoio colmo di carburante». Le scorte di cibo a lunga conservazione sono necessarie perché nel caso di blackout elettrico prolungato, gli abitanti non potrebbero ricorrere né a surgelati, né alla cottura di alimenti, in quanto non esistono fornelli a gas. «La Florida è sempre molto preparata a questi eventi», conclude la donna. La mancanza di energia elettrica è rimasta circoscritta ad un’area sola di Miami e a poche ore, ma nella mente dei residenti era rimasto impresso il ricordo delle devastazioni provocate, qualche settimana fa, da un altro uragano, Helene, che aveva provocato 120 morti e oltre 600 dispersi. «A noi è andata bene ». l

Katia Romagnoli

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