La Nuova Ferrara

Ferrara

L’incontro

Berco di Copparo, lavoratori e sindacati: pronti alla mobilitazione

Berco di Copparo, lavoratori e sindacati: pronti alla mobilitazione

Esuberi e contratto aziendale, martedì nuovo confronto con l’azienda

2 MINUTI DI LETTURA





Copparo Questa mattina (12 ottobre) incontro tra sindacati e lavoratori alla Berco di Copparo. I sindacati nell’incontro a porte chiuse che hanno avuto venerdì 11 con i rappresentanti dell’azienda hanno chiesto di ritirare i 480 esuberi e applicare gli ammortizzatori sociali visto che, come ha spiegato Stefano Bondi della Fiom Cgil, sono ancora previsti tredici mesi di contratto di solidarietà. I sindacati hanno proposto di non azzerare il contratto aziendale, evitando così di ridurre ulteriormente gli stipendi dei lavoratori, e hanno chiesto all’azienda di presentare un piano industriale. Nel corso dell’incontro i rappresentati di Berco sono rimasti sulle loro posizioni e hanno rimandato a martedì la discussione.

PROSPETTIVE

Se anche l’incontro di martedì dovesse finire con un nulla di fatto i lavoratori si mobiliteranno. Lunedì verrà inviata anche la richiesta a Adolfo Urso, ministro per lo sviluppo economico, per spostare il Tavolo a livello governativo perché, come hanno detto i sindacati: “Questa vicenda non può essere discussa solo all’interno dei cancelli Berco”.

AMAREZZA

Grande preoccupazione tra i lavoratori e anche un po’ di amarezza vista la presenza nutrita ma non massiccia e compatta come ci si aspetterebbe davanti a scenari simili. “Nessuno deve sentirsi al sicuro, la partecipazione deve essere totale”, hanno detto le Rsu. “All’apice alla Berco di Copparo c’erano trecento dipendenti – hanno ricordato alcuni lavoratori – poi il calo è stato inesorabile. Abbiamo superato le crisi del 2008 e del 2013 ma questa nuova prospettiva non ce la aspettavamo”. L’azienda, tra l’altro, in passato aveva detto che sotto le 800 unità il sito produttivo sarebbe andato in sofferenza e visto che, secondo il piano esuberi prospettato si raggiungerebbero proprio quei numeri, c’è chi teme il peggio. “Non vorremmo che fosse una mossa propedeutica alla cessione”, hanno detto. Presenti tra gli altri anche Marcella Zappatera e il sindaco Fabrizio Pagnoni.