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L’analisi

Infortuni sul lavoro, Ferrara nella fascia rossa

Infortuni sul lavoro, Ferrara nella fascia rossa

Il numero degli infortuni mortali è triplicato in un anno: siamo quinti in Emilia Romagna con uno scarto di 6 punti sulla media regionale

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Ferrara In Italia, nel 2023 (dati Inail), gli infortuni sul lavoro hanno registrato una diminuzione rispetto all’anno precedente. «Le denunce rilevate – scrive l’istituto – sono state oltre 590mila (-16,1% rispetto alle circa 704 mila del 2022) di cui 1.147 con esito mortale (-9,5% rispetto alle 1.268 del 2022)». A Ferrara, (dati Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering) il numero degli infortuni mortali è triplicato in un anno: dai 13,6 per ogni milione di occupati a 41,8; siamo quinti in Emilia Romagna, con numeri più alti di Modena, Bologna, Reggio Emilia, Rimini e uno scarto di 6 punti sulla media regionale. Anche nel 2024 Ferrara si colloca nella fascia rossa, con un’incidenza del 27,2.

L’Anmil (Associazione mutilati e invalidi del lavoro) sta lavorando per sensibilizzare le aziende ed i lavoratori stessi sulla sicurezza nel lavoro, cercando di coinvolgere in particolare i giovani. «Ci stiamo impegnando a diffondere nelle scuole questo messaggio perché gli studenti di oggi saranno i lavoratori di domani – commenta Alberto Alberti, presidente dell’Anmil di Ferrara – Le testimonianze che portiamo nelle scuole e nelle fabbriche vengono raccolte in collaborazione con l’Ispettorato del Lavoro, con l’Inail e con l’Università. Siamo convinti, che gli studenti che entreranno nel mondo del lavoro con una formazione antinfortunisca dalla scuola, collaboreranno a ridurre gli infortuni».

Il tema, anche se spesso i dati si fermano al numero dei decessi, è più ampio e investe apertamente il campo della vita privata del lavoratore. I segni che l’infortunio può lasciare infatti possono essere gravissimi e permanenti: «Esistono casi d’infortunio – sottolinea il presidente – dopo i quali le persone rimangono amputate agli arti e, non potendo lavorare, devono vivere come possono. Non a caso ci impegniamo a diffondere le storie delle vittime affinché tutti possano capire quanto un infortunio incida sulla vita di chi lo subisce e sulla intera famiglia». La struttura dell’Anmil di Ferrara (sede in Contrada della Rosa, 48) conta sul presidente, sei colleghi e una segretaria. «La sede di Ferrara, negli ultimi dieci anni, ha avuto problemi organizzativi – ricorda Alberti – Purtroppo abbiamo perso visibilità. Adesso stiamo cercando di rinascere e facciamo il possibile con i mezzi che abbiamo». Gli iscritti della sede di Ferrara sono 1.350, «tutti possono usufruire gratuitamente dei servizi Caaf e, sempre gratuitamente, dei servizi del patronato. «Pagando il 5 per 1000 sulla rendita percepita (1 euro ogni 200) i nostri soci possono accedere ai nostri servizi gratuitamente, ma siamo a disposizione anche dei soci sostenitori, che avranno altre caratteristiche ma potranno usufruire degli stessi servizi pagando una piccola somma in più di iscrizione. Su questa emergenza è importante l’aiuto di qualsiasi cittadino: gli invalidi sul lavoro hanno diritti ma spesso non lo sanno».