La Nuova Ferrara

Ferrara

L’incontro

Sicurezza stradale, anche con un cioccolatino al liquore si rischia al volante

Stefano Balboni
Sicurezza stradale, anche con un cioccolatino al liquore si rischia al volante

Studenti alla prova di etilometro e occhiali “alcolvista” all’ex Teatro Verdi di Ferrara con le forze dell’ordine

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara La nostra vita vale solo pochi euro? È una delle domanda poste agli studenti delle classi quarte e quinte superiori, ospitati ieri tra gli spazi dell’ex teatro Verdi di Ferrara ora riconvertito in laboratorio aperto. La mattinata, organizzata dalla Prefettura, ha coinvolto vari enti ed istituzioni per interagire con i giovani e mettere a nudo buona parte delle situazioni di pericolo generato da azioni e comportamenti sbagliati sulle strade. Nel salutare i presenti il Prefetto, Massimo Marchesiello, ha evidenziato l’importanza del progetto “La strada per andare lontano”, mirato a porre l’accento sull’educazione alla sicurezza stradale mediante la produzione da parte degli stessi studenti di videoclip, cartelloni, musiche e poesie destinato ai loro coetanei. Un tema sul quale il rispetto delle regole e l’attenzione verso gli altri utenti della strada è alla base proprio per la prevenzione degli stessi sinistri. Tra gli spazi dell’open lab i giovani hanno potuto prendere coscienza di come il liquore contenuto in un cioccolatino possa incidere sul valore alcolemico, mediante l’utilizzo di etilometri professionali in uso al servizio dipendenze dell’Asl. La stessa equipe ha permesso ai ragazzi di indossare gli occhiali “alcolvista” quale simulazione di visione alterata a seguito dello stato di ebrezza. «Non pensavo che un cioccolatino potesse creare un simile disturbo alla vista» ha esclamato uno dei ragazzi.

Coinvolgimento Il coinvolgimento degli studenti all’interno di una camera immersiva ha permesso loro di visionare alcuni filmati relativi alla ricostruzione di incidenti stradali in 3D e commentati dall’esperto Vanni Scapoli, ispettore della Polstrada a riposo. Attraverso i video gli stessi ragazzi sono stati coinvolti a tal punto da notare loro stessi alcuni particolari che hanno influito sulle cause dei sinistri, spesso generati da distrazione o da velocità eccessiva. Lo stesso Scapoli ha spiegato l’importanza di rendersi visibili quando si è alla guida dei velocipedi, mediante l’utilizzo corretto di fanali e giubbetti rifrangenti.

Un tema quello dei comportamenti alla guida messo in evidenza dal vice sovrintendente della Polstrada Gennaro Liccardo. «Il 92 per cento degli incidenti stradali è generato da un fattore umano ed i vari rischi vanno sempre analizzati anche nella prospettiva degli altri utenti» ha sottolineato Liccardo evidenziando quanto la velocità influisca nelle conseguenze dei sinistri. Sugli aspetti e i rischi nell’utilizzo degli smartphone durante la guida ha preso la parola Nicola Lombardi, tenente dei carabinieri. «Per scattare un selfie si impiegano circa 14 secondi e si percorrono fino a 400 metri di strada» ha spiegato l’ufficiale rivolgendosi all’attenta platea. La gestione dell’incidente stradale non passa solo tra le mani delle forze dell’ordine, ma viene vissuta dagli operatori sanitari, coinvolte nelle varie fasi dei soccorsi. Non ne ha fatto segreto il direttore del 118 di Ferrara, Maurizio Giacometti il quale ha sintetizzato ai ragazzi attraverso un filmato le varie fasi dei soccorsi, mettendo in risalto anche l’aspetto umano che vede coinvolte le famiglie dei traumatizzati. Una fase, quella dell’emergenza sanitaria, nella quale viene spesso interessata l’unità di immunoematologia e trasfusione a seguito della richiesta di sangue, come ha spiegato ai giovani il direttore Gian Luca Lodi. In ambito sanitario è intervenuta inoltre Maria Rita Magnarella, psicologa della unità gravi cerebrolesi che ha fornito una spiegazione sugli esiti permanenti da incidente stradale qualora venga danneggiato il sistema nervoso centrale, a prescindere dalle cause e dal sistema di locomozione utilizzato.

Testimonianza Toccante la testimonianza di Emanuele Pantaleoni, coinvolto da adolescente in un sinistro stradale avvenuto nel Reggiano, il quale ha raccontato quanto vissuto in età adolescenziale a seguito di un incidente stradale, causato da una distrazione di un’altra persona. Emanuele ha potuto riprendere la propria autosufficienza grazie alle cure del reparto di riabilitazione di Ferrara. Una mattinata che servirà a stimolare i partecipanti nello sviluppo del progetto che terminerà a maggio, con la premiazione degli elaborati migliori.