La Nuova Ferrara

Ferrara

L’esperto

Il modellista di Arpae: «Ecco perché l’allerta rossa, non facciamo i fenomeni a fotografare»

Il modellista di Arpae: «Ecco perché l’allerta rossa, non facciamo i fenomeni a fotografare»

Fausto Tomei, modellista agro meteorologico dell’Osservatorio Clima, spiega la situazione dei fiumi e dei rischi, dando anche importanti suggerimenti

2 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Le quantità totali di pioggia previste domani «sembrano per fortuna inferiori agli eventi precedenti, ma visto lo stato dei suoli anche decine di millimetri possono fare grossi danni, in particolare nella provincia di Bologna». A dirlo è Fausto Tomei, modellista agro-meteorologico dell'Osservatorio clima dell'Arpae Emilia-Romagna, su Facebook.

«So che può sembrare impossibile, il quarto evento in meno di due anni, ma questa purtroppo è la nuova normalità. Le piogge di giovedì notte - scrive Tomei - hanno saturato i suoli, in particolare nella provincia di Bologna. Fiumi e torrenti sono pieni, anche il Reno che sta riempiendo in queste ore aree golenali e casse di espansione».

Oggi, sabato 19 ottobre, poi, "sono previste precipitazioni diffuse e persistenti, anche associate a temporali. Provenienti da sud-est, dall'Adriatico, come nei tre eventi precedenti, con aumento del moto ondoso che può impedire il deflusso di fiumi e canali. Questo - continua Tomei - spiega l'allerta rossa per piene dei fiumi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Ma anche il forte rischio di frane, nelle zone collinari sature e i possibili allagamenti in aree urbane".

Le avvertenze, aggiunge l'esperto, "sono sempre le stesse: evitiamo spostamenti, le strade potrebbero essere pericolose. Non facciamo i fenomeni su ponti e a bordo di fiumi e torrenti, magari in caccia di tronchi da fotografare e postare. Se abitate in un area a rischio, non tenete oggetti importanti in cantine o seminterrati. Non parcheggiate in aree di possibile deflusso delle acque. E avvertite chi potrebbe non essere raggiunto dall'allerta, cerchiamo di ridurre il più possibile i danni a persone e cose, visto che i danni che abbiamo fatto al clima ormai non li possiamo annullare".