La Nuova Ferrara

Argenta Sono stati fissati per oggi i funerali di Antonio Rivola, l’uomo di 82 anni morto all’ospedale di Argenta e anche di Floriana Veronesi, 90 anni. I primi saranno domani mentre i secondi si faranno martedì, entrambi ad Argenta. I due nomi sono stati più volte accomunati in questi giorni: la morte di Rivola e quella di Floriana Veronesi, 90 anni, (deceduti rispettivamente il 5 e 24 settembre) hanno destato non pochi sospetti, tanto che la Procura che ha iscritto nel registro degli indagati un infermiere 42enne.

La sospensione Il sanitario è stato sospeso. La direttrice assistenziale ha segnalato ai fini dell’avvio del “doveroso procedimento disciplinare” nei confronti del dipendente, “fatti di rilevanza penale di gravità tale da richiedere l’applicazione dell’art. 67”. Ritenuto necessario disporre la sospensione cautelare per un periodo di trenta giorni, con effetto immediato. La sospensione è stata ritenuta necessaria in via cautelare. Gli investigatori stanno cercando di capire se le morti di Rivola e Veronesi possano essere state causate da un utilizzo improprio di farmaci da parte dell’infermiere. I due erano ricoverati nel reparto di Lungodegenza Post Acuzie Geriatrica Riabilitativa dell’ospedale Mazzolani-Vandini di Argenta, la Procura di Ferrara indaga ora per omicidio volontario. Nei giorni scorsi la pm Barbara Cavallo ha conferito incarico a un medico legale e a un tossicologo per individuare le cause che hanno portato alla morte dei due pazienti.

Intanto, dopo lunghe settimane, sono stati fissati i funerali di Antonio Rivola, che avranno luogo oggi alle ore 14.30 con partenza dalla camera mortuaria di Argenta per il Duomo ove sarà celebrata la S. Messa. Al termine si proseguirà per il cimitero locale. La famiglie non chiede fiori, ma offerte devolute in opere di bene. Fissati anche i funerali di Floriana Veronesi per martedì ad Argenta ma non son stati ancora forniti i dettagli. Le morti di Antonio Rivola e Floriana Veronesi erano state inizialmente archiviate come eventi naturali. Ma poi qualcosa è cambiato. Tutto sarebbe partito da una segnalazione interna. Una collega dell’infermiere indagato ha notato l’assenza di un medicinale pericoloso dalla dotazione dell’ospedale, sollevando dubbi sulla gestione dei farmaci. Questo ha portato gli inquirenti a interrogarsi se si tratta di una tragica coincidenza o di un caso di malasanità.