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Crisi Berco, oggi si è tornato a scioperare

Crisi Berco, oggi si è tornato a scioperare

A Copparo prosegue la lotta in attesa dell’incontro al tavolo ministeriale del 5 novembre

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Copparo Quella di ieri è stata una giornata all’apparenza normale per i dipendenti della Berco. Si è lavorato nello stabilimento di Copparo, come se non ci fosse la spada di Damocle dei licenziamenti sul collo di 480 persone, sui circa 1.200 della forza lavoro complessiva. Ma già oggi proseguirà la mobilitazione con l’obiettivo di scongiurare la peggiore delle ipotesi, visto che sindacati e Rsu hanno proclamato uno sciopero, con presidio all’esterno della fabbrica di via del Lavoro.

Avanti con la lotta, dunque, con lo sguardo inevitabilmente lanciato in avanti, all’appuntamento del 5 novembre, quando è stato convocato il tavolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso: sono stati invitati a partecipare i rappresentanti dell’azienda controllata dal Gruppo ThyssenKrupp, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni coinvolte dalla vicenda. Intanto solidarietà ai lavoratori Berco è stata manifestata, nel corso della seduta che era in calendario ieri sera, dal Consiglio dell’Unione Valli e Delizie.

Oggi sarà una giornata di assemblee nella fabbrica “gemella” di Castelfranco Veneto, dove i posti di lavoro a rischio sono 70 su 150, anche se l’azienda non ha formalizzato l’avvio di alcuna procedura. In Veneto si è scioperato il17 ottobre in risposta alla disdetta unilaterale del contratto integrativo da parte di Berco e in solidarietà con i colleghi di Copparo, permanendo comunque le preoccupazioni sul futuro. «Nel contesto di tale situazione di difficoltà e di apprensione, e delle decisioni prese dai vertici di Berco – ha detto Massimo Baggio della Fiom di Treviso –, nel corso delle assemblee dei lavoratori si deciderà in modo unitario quale percorso da affrontare».