Ferrara, proclamato lo sciopero provinciale per il settore metalmeccanico
Giorni durissimi per la metalmeccanica ferrarese che vive vertenze complicate con centinaia di posti di lavoro a rischio. Indetto lo sciopero generale di tutta la categoria per lunedì 11 novembre con manifestazione a Copparo
Copparo Ci sono almeno 800 posti di lavoro a rischio nel settore metalmeccanico ferrarese, almeno per le crisi conosciute: oltre a Berco (480 esuberi), uscita ieri dall’incontro in Regione con poche speranze, e alla Rexnord con altri 77 posti tagliati, anche la Feroli di San Carlo che chiuderà a fine anno, la Zf di Ostellato, l’agonia della Fox Bompani, la crisi di Stellantis, le ombre sul Petrolchimico.
È lo scenario discusso dall’attivo dei delegati provinciali di Fiom, Fim e Uilm riunitosi ieri al centro Il Parco, sfociato nella proclamazione per la giornata di lunedì 11 novembre di uno sciopero generale provinciale di tutta la categoria dei metalmeccanici, con manifestazione a Copparo. Una mobilitazione per «accendere un riflettore sullo stato di grande e grave crisi che sta colpendo il settore» e che necessita «l’intervento di tutte le istituzioni locali, regionali e nazionali con un piano strategico che rilanci il lavoro e l’occupazione», scrivono i sindacati, chiedendo «un patto che preveda la messa a disposizione delle imprese, a partire da quelle artigiane, di ulteriori ammortizzatori sociali conservativi, rispetto a quelli previsti dalla legge, tutto finalizzato a salvare i posti di lavoro». Alle banche, inoltre, si chiede di «aprire un ragionamento per creare moratorie sui mutui e sui finanziamenti in corso per sostenere l’economia delle famiglie coinvolte», mentre «per il bene della collettività è indispensabile che tutte le procedure di licenziamento vengano ritirate».