Rovereto è in lutto per “Ricky”, è stato il barista del Centrale
Il 48enne Tenani deceduto dopo 20 anni di malattia. «Quanta energia»
Rovereto Per tutti era “Ricky”, all’anagrafe Riccardo Tenani, deceduto il pomeriggio di giovedì 17 nella sua abitazione, circondato dagli affetti più cari: il papà Alis, la mamma Alba e la zia Cinzia. Prima che la sclerosi multipla lo colpisse 20 anni fa, Tenani ha vissuto felice la sua gioventù, frequentando la scuola media di Rovereto poi l’Istituto alberghiero di Estensi. Grande appassionato di musica e di discoteche, ogni week end frequentava i locali di tutta la provincia, i Lidi e la Romagna, anche perché aveva un allegria e un’energia travolgente e tanti amici; era magro, minuto, ma con una forza incredibile. Dopo la scuola si è insediato nell’attività storica di famiglia, il bar Centrale di Rovereto, gestito prima dal nonno Mendes Tenani e da nonna Maria, poi da papà, mamma e zia Cinzia. Lascia anche i cugini Edi e Luca Tenani dell’omonima agenzia di onoranze funebri: «Fin da ragazzini si divertiva a prendere in giro per il lavoro “delicato” che svolgiamo, scherzando spesso con la morte». Ha lottato come un leone, ma la malattia l’ha debilitato e indebolito, fino a giovedì, quando il suo cuore ha ceduto. «Purtroppo ha desiderato e atteso spesso un saluto, una visita dai tanti amici che aveva, ma il tempo ha “cancellato” la sua esistenza dalla vita quotidiana e questo l’ha fatto soffrire tantissimo», dicono i familiari, che rivolgono «Un grazie di cuore a tutti coloro che ne preserveranno la memoria». L’ultimo saluto è stato celebrato in forma privata con successiva cremazione, come da sua volontà e per rispetto dei suoi genitori. Le ceneri ora riposano nel loculo di famiglia del cimitero di Rovereto, per sempre assieme agli amati nonni.